Salvò la vita di centinaia di ebrei pedalando ogni giorno da Firenze ad Assisi. Sfidò i soldati nazisti nascondendo, tra il settembre del 1943 e il giugno del 1944, documenti falsi nel telaio della bicicletta, quando era già un campione amato da tutti.
Il ricordo di Gino Bartali, fuoriclasse del ciclismo italiano, dichiarato Giusto tra le nazioni dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell'olocausto fondato nel 1953, scandirà la celebrazione dei Giusti fra le Nazioni. Anche questanno il Comune e lIstituto Tecnico Economico, diretto da Patrizia Corazzini, hanno aderito alla Giornata dei Giusti, istituita nel 2012 dal Parlamento europeo per ricordare gli uomini e le donne che, con il loro coraggio, hanno soccorso e difeso i perseguitati durante genocidi e totalitarismi, organizzando uniniziativa in programma venerdì 11 maggio al Parco dei Giusti di via Einaudi (ore 11.00).
Il nome di Gino Bartali (1914- 2000) è stato inciso su una nuova mattonella all'ingresso del Parco dei Giusti di Torre de Passeri, accanto a quella di Azucena Villaflor, Giusta fra le Nazioni e tra le fondatrici del movimento delle madri di Plaza de mayo e quelli dei giusti dAbruzzo Vincenzo Baccalà di Lanciano, Alfredo e Giulia De Marco e Giuseppina Rucci di Atessa , Roberto Castracane di Villa Santa Maria, Emidio e Milietta Iezzi di Guardiagrele e Don Gaetano Tantalo di Villavallelonga LAquila).
Al campione del ciclismo Gino Bartali, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì, nel 2006, la Medaglia doro al valor civile e lo Stato dIsraele assegnò, nel 2013, lonorificenza di Giusto tra le Nazioni per avere agito in modo eroico, a rischio della propria vita e senza interesse personale, per salvare gli ebrei dalla Shoah.
Nel corso della cerimonia al Parco dei Giusti, alla presenza delle autorità e degli studenti, sarà tratteggiata una breve biografica di Gino Bartali, detto Ginettaccio, per il carattere un po scontroso, che tra il 1943 e il 1944, trasportò tra Firenze ed Assisi, nascondendoli nella canna, sotto il sellino o dentro le impugnature del manubrio della sua bicicletta, documenti falsificati per poi consegnarli agli ebrei che in questo modo riuscivano ad espatriare. Furono circa 800 gli ebrei tratti in salvò. Bartali, per allenarsi era noto coprire grandi distanze, quando veniva fermato e perquisito, chiedeva espressamente che la bicicletta non venisse toccata, dicendo che le diverse parti del mezzo erano state attentamente calibrate per ottenere la massima velocità.
Successivamente i presenti si trasferiranno nella vicine sede dell'Ite, per i saluti del sindaco Piero Di Giulio, del presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco e della dirigente scolastica Patrizia Corazzini. Allincontro interverrà lo storico e presidente dell'Anpi di Chieti Filippo Paziente, che presenterà il suo libro Gli ebrei in provincia di Chieti 1938-1944 (èDICOLA editrice, Chieti).
Al termine dell'incontro sarà proiettato il video che documenta il recente viaggio della memoria nel campo di concentramento di Dachau a cui hanno partecipato gli studenti di Torre de Passeri.
I Giusti che hanno salvato delle vite umane ci richiamano al dovere morale di prevenire i genocidi ed ogni forma di atrocità di massa. Questa Giornata ha detto il sindaco Piero Di Giulio - è di particolare significato perché insegna alle nuove generazioni il valore della responsabilità civile e si pone in linea con le attività di studio ed approfondimenti che da tempo vengono portate avanti da Comune ed istituzioni scolastiche.
L'iniziativa, messa in campo dal Comune di Torre de Passeri e dall'Ite, è sostenuta da Gariwo, Gardens of the Righteous Worldwide (foresta dei Giusti), unassociazione nata a Milano nel 2000 su iniziativa di Gabriele Nissim, ebreo, e Pietro Kuciukian, armeno, per ricordare le figure esemplari di resistenza morale ai regimi totalitari nella storia del Novecento, anche attraverso l'istituzione di luoghi della memoria in diverse parti del mondo.