Scopriamo con estremo stupore che è possibile visitare la Zona Rossa, quella zona in cui è interdetto l'ingresso ai comuni cittadini già dal 9 aprile scorso.
Visitando il sito www.perdonanza-celestiniana.it si scopre infatti un mondo nuovo (o meglio vecchio) ed incantato in cui L'Aquila è ferma a prima del sisma, e a parte la stranezza dell'accensione del Tripode di Celestino sul terreno dell'Orto Botanico di Collemaggio e il programma ridotto delle manifestazioni tutto il resto è congelato a prima del terribile sisma che ha devastato la città.
Dal sito, infatti, il turista può pianificare dei bei percorsi tra le rovine dei palazzi nobiliari, i cortili, le Chiese in rovina dell'Aquila, può prenotare pranzi e cene nei tipici ristoranti del centro storico, oppure raggiungere gli uffici pubblici per informazioni nelle devastate piazza Palazzo e piazza Santa Giusta.
Non un accenno al sisma, alle motivazioni di una manifestazione così ridotta nei tempi e nei luoghi, non un accenno al patrimonio culturale aquilano (sia civile che religioso) che rischia ogni giorno di crollare definitivamente.
Tanto valeva disattivare il sito e rendere disponibile solo il programma online.
Speriamo che qualcuno se ne accorga e prenda provvedimenti.
Infine ci preme di sottolineare come nel programma pubblicato online non sia inserita la celebrazione della chiusura della Porta Santa, che crediamo debba esser chiusa come ogni anno. (Il file PDF del programma, invece, proprio non ha un link valido quindi non è scaricabile)
