"Google Glass" Salvano la Vita ad un Paziente Americano, la Solita Mezza Bufala

09 Aprile 2014   10:36  

La notizia sarebbe di quelle che fanno sensazione se non fosse stato impossibile verificarla.

Infatti sembrerebbe che il dottor Steve Horng del Beth Israel Deaconess Medical Center, parte della facoltà di medicina dell'Università di Harvard a Boston abbia letteralmente salvato un paziente vittima di un'emorragia celebrale grazie all'uso dei suoi "Google Glass" modificati.

Il dottore avrebbe avuto la possibilità durante l'intervento di consultare la cartella clinica del paziente e si sarebbe accorto di una grave allergia da farmaci, le presunte parole del medico:

"Se non avessi avuto gli occhiali - ha spiegato il dottor Steve Horng - avrei dovuto interrompere l'intervento, andare al computer o all'iPad per consultare la cartella medica del paziente, e poi avrei dovuto ricominciare la procedura di lavaggio e disinfezione delle mani. Si sarebbero sprecati minuti preziosi".

Per chi non lo sapesse i Google Glass sono gli occhiali smart dell'azienda di Mountain View, la versione indossabile dello smartwatch per intenderci con un piccolo schermo di fronte all'occhio destro.

Non sono in vendita ed i pochi che hanno potuto comprarlo lo hanno fatto a oltre 1500 dollari ed in versione beta.

Nell'articolo che troviamo solo in versione italiana (la stampa americana parla di altro, ma ci arriveremo dopo) il dottore avrebbe anche affermato che se avesse dovuto consultare le cartelle sul suo iPad avrebbe impiegato più tempo e sprecato minuti preziosi.

Insomma la notizia puzza di bufala, ma nasconde un fondo di verità.

Tra la stampa americana, infatti si parla molto del programma di introduzione di una versione modificata, che non può scattare foto o collegarsi ai social network dei Google Glass, donati per una sperimentazione proprio al Beth Israel Deaconess Medical Center.

Insomma se la storia a lieto fine pare puzzare di bruciato, la sperimentazione è, invece, vera e in itinere ed a detta di chi li utilizza sta dando anche ottimi risultati.

L'ospedale è stato, infatti, tappezzato di QRcode che i medici utilizzano "al volo" e la cosa migliore è che non debbano ad ogni intervento lavarsi in continuazione le mani, ma possano rimanere vicino al lettino operatorio con entrambe le cose, paziente e dati, sott'occhio.


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