Governo Monti, Uil: "Per l'Abruzzo c'è molto da fare. Fondamentale incontrare il ministro Passera"

16 Novembre 2011   17:41  

"Sarebbe un errore pensare che con il Governo Monti non si possa dare continuità al confronto con l’esecutivo nazionale avviato con l’incontro dello scorso 21 settembre e si debba cambiare l’agenda." E' la prima dichiaraizone della Uil Abruzzo dopo l'annuncio formale della creazione del nuovo esecutivo che guiderà il paese, forse fino al 2013.

"Il Governo Monti annuncia sacrifici, ma insieme misure per la crescita: sa che se non si cresce, i sacrifici non bastano mai. L’Abruzzo" - osserva Roberto Campo per la Uil Abruzzo- è la regione d’Italia che è cresciuta meno dal 2000 alla crisi del 2009: non possiamo che essere interessatissimi a condividere idee nazionali per la crescita.Nel Governo Berlusconi, abbiamo avuto interlocutori sensibili in Gianni Letta e Raffaele Fitto, ma abbiamo anche scontato l’atteggiamento ostile di Giulio Tremonti, che ha impedito l’avvio del Master Plan e ritardato la soluzione positiva della questione delle tasse a carico dei cittadini terremotati. La ricostruzione è stata vista da Tremonti come sostitutiva dell’impegno del governo nazionale per il rilancio economico e sociale post-terremoto."

"Gli 8 punti presentati dall’Abruzzo al Governo nell’incontro del 21 settembre - ricorda Campo- sono tutti riconducibili ai temi tra loro collegati del contrasto alla crisi e della ripresa produttive ed occupazionale. L’Abruzzo ha bisogno di affiancare al risanamento dei conti pubblici le politiche di sviluppo. Non appena sarà possibile, dopo il primo pacchetto di misure urgenti che il Governo prenderà, dobbiamo costruire un incontro con il Governo Monti per concordare come trattare i temi del Master Plan, delle infrastrutture, della zona franca per L’Aquila, dei contratti di programma e di sviluppo, nazionali e locali, delle aree di crisi, delle vertenze aziendali abruzzesi di rilevanza nazionale, dell’utilizzo del credito d’imposta occupazione sinergico con il programma regionale Lavorare in Abruzzo 2, etc."

"Di primaria importanza - osserva Campo- sarà incontrare il Ministro Corrado Passera, che detiene le due deleghe decisive allo Sviluppo Economico e alle Infrastrutture. Mentre l’impegno allo sblocco del FAS è stato prontamente onorato, non altrettanto è avvenuto per le infrastrutture: l’Intesa Generale Quadro non è stata ancora approvata. Va detto che lo sblocco di 206 milioni su 962, al momento non conseguito, non è un obbiettivo sufficiente, perché per buona parte non si tratta di risorse aggiuntive, ma di allocazioni dello stesso FAS."

"Il sindacato abruzzese - continua ancora Roberto Campo della Uil- non può che esprimere grande soddisfazione per l’incarico al Dott. Fabrizio Barca, Ministro senza portafoglio alla coesione territoriale, una figura di grande valore con cui Cgil, Cisl, Uil e Confindustria regionali Abruzzo e provinciali L’Aquila hanno costruito un rapporto importante nell’ambito dell’utilizzo del Fondo raccolto da lavoratori e imprese dopo il terremoto del 6 aprile 2009 e stanno lavorando ad uno studio innovativo per il rilancio del cratere sismico con il Dipartimento Politiche dello Sviluppo del Ministero Sviluppo Economico e l’Università di Groningen. Nel costruire la ripresa del confronto con il Governo, non partiamo da zero neanche dal punti di vista dei rapporti, perché possiamo contare sulle relazioni costruttive instaurate dalla Regione con diversi Ministeri."

"A nostro giudizio - conlude Campo-la Consulta del Patto per lo Sviluppo dell’Abruzzo dovrà prevedere qualche sessione straordinaria per preparare la prosecuzione della Fase 1 (confronto con il Governo) e definire gli obbiettivi della cosiddetta Fase 2, che secondo noi devono vedere al centro fisco e tariffe, lavoro, buon impiego dei fondi strutturali, Europa (la macroregione Adriatico-Ionica; l’obbiettivo transizione per il ciclo 2014-2020) e l’accelerazione sulle riforme (trasporto pubblico locale, sanità, pubblica amministrazione, industria)."


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