Grande festa e tripudio di colori a Bucchianico per la tradizionale "Ciammaichella"

Hanno sfilato le "Pacchianelle" e i "Banderesi"

19 Maggio 2014   12:16  

E' finalmente arrivato, e soprattutto non ha tradito le aspettative, l'atteso momento delle feste in onore di Sant'Urbano I a Bucchianico, la cui prima fase ha visto uh grande successo di coreografie e pubblico, accorso anche da fuori regione.

Circa 1.200 i figuranti che ieri hanno sfilato per le strade del paese per poi alla fine convergere nella centrale piazza San Camillo de Lellis, al fine di far rivivere la "Ciammaichella", la strategia bellica della marcia a zig-zag che, secondo la tradizione, fu illustrata in sogno da Sant'Urbano al Sergentieire, capo della milizia bucchianichese, per sconfiggere l'esercito di Teate.

Protagonisti assoluti della rievocazione, che da quattro anni si svolge sotto il patrocinio della Commissione nazionale per l'Unesco, le "Pacchianelle", con in testa i soliti bellissimi canestri infiorati, ed i "Banderesi", posti dietro i carri, accompagnati dal cato in loro onore, intonato da grandi e piccini, bucchianichesi e visitatori: "E-e-e-evviva Sant’Urbano, E-e-e-evviva lu Sergntin, E-e-e-e-evviva lu Bannares".

Il Sergentiere è stato quest'anno impersonato da Guglielmo Urbano Tatasciore, mentre le damigelle hanno avuto i volti di Sara Cocco, Giulia Marcuccitti, Claudia De Leonardis e Dania Cavallo, e la castellana Doriana Di Renzo. Banderese 2014 è stato Guerrino D'Orazio, cui è toccato l'onore e l'onere di concorrere con il Sergentiere al rito del "Ramajetto" per l'arruolamento nella battaglia, mentre a completare il corteo hanno contribuito musici, sbandieratori, armigeri, soldati e balestrieri.

Grande successo anche per il consueto palio, cui hanno partecipato i rappresentanti delle contrade di Campo di Roma, Chiaramilla, Pozzo Nuovo, Pubbliconi e Colle Spaccato. La festa proseguirà il 24, 25 e 26 maggio con altri riti significativi, tra cui l'apertura della Porta Santa e le entrate con penitenza e indulgenza plenaria del 1801, rinnovata da Papa Benedetto XVI nel 2011, ed il gioco del "tizzo". Il 1° giugno sarà invece nominato il Banderese 2015.


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