Grandi Rischi, Picuti: "nessuna distorsione della stampa"

24 Settembre 2012   18:35  

"La stampa non c'entra niente. E' stata solo la cassa di risonanza fedele delle istanze degli imputati e dei contenuti della riunione". Lo ha detto nel corso della sua requisitoria il pm Fabio Picuti, discutendo sul capitolo di 30 pagine, dedicato alla stampa e alle presunte distorsioni che avrebbe messo in campo.

Parlando della discussa intervista prima della riunione da parte dell'imputato Bernardo De Bernardinis divenuta famosa per la risposta tranquillizzante tanto da 'poter bere un bicchiere di vino', la stessa - ha affermato il pm - 'è circostanza irrilevante ai fini del giudizio di responsabilita' verso gli imputati.

L'accusa ha rilevato che il professor De Bernardinis ha detto quelle parole prima della riunione, "e altro non sono se non il manifesto dell'esito della riunione della Commissione grandi rischi. L'intervista non dice niente di più, niente di meno e niente di diverso di quello che poi e' stato detto nel corso della commissione".

Il pm ha poi fatto altri esempi di familiari delle vittime del sisma che hanno visto l'intervista e se ne sono accorti che era stata resa prima, ma cionondimeno sono stati lo stesso tranquillizzati. Tra questi l'avvocato Maurizio Cora, che ha perso la moglie e le due figlie. 'Aspettavamo notizie dalla Cgr come la manna' ha detto nella deposizione il legale, e questo "e' un simbolo", ha osservato Picuti.

Il 30 marzo ha fatto uscire la figlia con 39 di febbre, la sera del 5 aprile con la figlia in salute sono rimasti a casa. Perchè lo hanno rassicurato".


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