Grandi Rischi, al via l'udienza cinematrografica. Aprono gli ultimi due testi di parte civile

28 Marzo 2012   12:46  

E' l'udienza cosiddetta cinematografica, quella che si è aperta stamane al tribunale dell'Aquila. Contro i sette imputati della Commissione Grandi rischi che si riuniì all'Aquila il 31 marzo 2009. 15 ore di filmati tra telegiornali, interviste e altre trasmissioni di canali televisivi nazionali e locali, tutte collegate alla riunione Commissione, che secondo l'accusa, terminò con una sottovalutazione del rischio sismico e false rassicurazioni agli aquilani.

Prima di giungere alla lunga sequenza filmica, che sarà divisa in due ture udienze, e dopo la quale si apre la fase dedicata ai testi della difesa, in aula ancora i testimoni di parte civile. Ad aprire l'udienza Gianluca Valensise esperto geologo e sismologo dell'Ingv che nel in un articolo sulla rivista Geoitalia nel giugno 2009 scriveva “la comunità scientifica aveva elaborato diversi modelli della probabilità di occorrenza per i terremoti utilizzando con modelli che tengono conto del tempo trascorso dall’ultimo terremoto generato da una specifica faglia. Il più recente di questi modelli, pubblicato per fatalità proprio nel numero di aprile 2009 dall’autorevole Bulletin of the Seismological Society of America, aveva assegnato proprio alle faglie poste a sud della città di L’Aquila una probabilità particolarmente alta di generare un forte terremoto."

E in aula spiega che proprio sotto il tribunale c'è la faglia Paganica, che prima del 6 aprile era sconosciuta e che si è allungata verso Bussi e la Bassa Valle dell'Aterno, lì ora si deve porre attenzione.

Il processo è proseguito con la testimonianza di Antonio Moretti, geologo dell'Università dell'Aquila che spiega “dopo il 30 marzo 2009 (la scossa da 4) una serie di repliche di scosse frequenti che sembrava fosse una scia discendente, ma quando aumentano le scosse, nel 5/10 per cento di casi la sequenza determina poi una grande scosse, ed è comunque una percentuale molto importante che va tenuta in conto."

Intervista:

Gianluca Valnesise, geologo e sismologo Ingv


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