Grandi Rischi, è la volta di Cialente: "Arrivai per caso alla riunione e non mi tranquillizzai"

07 Dicembre 2011   16:01  

Processo alla Commissione grandi rischi: è arrivato il momento dell'attesa deposizione del sindaco dell'Aquila Massimo Cialente.

In aula anche cinque dei sette imputati si tratta di Franco Barberi, presidente vicario della Commissione Grandi Rischi, Bernardo De Bernardinis, vice capo del settore tecnico operativo del dipartimento nazionale di Protezione Civile, Enzo Boschi presidente dell'Ingv, Claudio Eva ordinario di Fisica all'Universita' di Genova, Mauro Dolce direttore dell'ufficio Rischio sismico del dipartimento di Protezione civile.

Assenti Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore della fondazione'Eucentre' eresponsabile del progetto Case.

Tutti sono imputati di omicidio colposo plurimo e  accusati di aver dato eccessive rassicurazioni al termine della riunione del 31 marzo 2009, cinque giorni prima del sisma che devasto' L'Aquila e numerosi Comuni limitrofi.

 

Cialente: ''Ero molto preoccupato per lo sciame sismico''
''Dopo la seconda quindicina del mese di marzo l'allarme era alto in citta'- spiega ai giudici il sindaco  - i quotidiani locali pubblicavano schede con tutte le scosse registrate. Avevamo un piano di protezione civile rimesso a punto.

Chiamavo la Protezione civile regionale. Ero preoccupato per alcuni edifici, in particolare la scuola De Amicis e un giorno che chiusi le scuole per neve e passando davanti la scuola pensai: ''Se deve proprio fare uno scossa la faccia ora che la scuola e' chiusa". 

So che esisteva un esame di vulnerabilità, ma mai fu acquisito davvero. Sapevo di quella scuola perche' un mio amico me ne informò. Fu fatto un lavoro al tetto con tutti i bambini dentro. Decisi che avrei comunque chiuso a giugno la scuola ed ebbi uno scontro durissimo con i genitori. All'epoca era febbraio.

Volevo una conferma sul rischio sismico. Quella scuola mi preoccupava. Ricordo bene la scossa del 30 marzo, ero nella sede dell'Accademia dell'immagine. 

E con la scossa del 30 Marzo – prosegue Cialente - disposi la chiusura delle scuole comunali. Il venerdì prima del sisma ebbi problemi con le insegnanti della De Amicis. La mattina del 31 disposi la chiusura scuola materna di Santa Barbara.

Cialente alla riunione della Commssione grandi Rischi ''quasi per caso''

''Alla riunione della Commissione grandi rischi arrivai quasi per caso arrivai che era cominciata da tre quarti d'ora. Recuperai in loco non sapevo di cosa si trattasse esattamente. Non ricordo chi parlava.  

Di fronte a me credo ci fosse il professor  Dolce e poi riconobbi De Bernardinis. Tutte persone che non conoscevo. L'assessore Stati pressava per capire, io ebbi la sensazione che la riunione non fosse conclusiva di nulla. Boschi rispose alla Stati in questo modo in tono deciso:  "Ma insomma, questo e' il territorio più sismico di Italia, una scossa potrebbe avvenire oggi come domenica".

Cialente: ''Chiesi lo stato di emergenza a Bertolaso''
Prosegue poi Cialente: ''Chiesi lo stato di emergenza e scrissi a Bertolaso, il 1 o il 2 aprile dicendogli che 'c'erano stati moltissimi fenomeni, che il 30 c'era stata una forte scossa e avevo danni gravi e chiesi lo stato di emergenza. Con due obiettivi: porre attenzione sul fenomeno e sulla riparazione e messa in sicurezza degli edifici, le scuole e palazzo Margherita. Un telegramma è del 1 aprile 2009 e il 2 aprile invio la lettera a Bertolaso e alla Protezione civile Abruzzo.

Sabato mattina poi chiamai la Stati e le dissi: 'Qui nessuno mi dice nulla-  e lei rispose- Lunedì mattina chiamiamo Letta e vediamo se andare a Roma.'

E ancora: ''Francamente non ero in attesa delle notizie della riunione della commissione grandi rischi per orientare la mia azione. Mi concentrai a preparare la macchina al meglio per tenere pronta in caso di emergenza: ognuno deve sapere cosa fare come e quando in caso di necessità''.

In aula si cita un'intervista su www.abruzzo24ore.tv
Il Pm Picuti cita in aula un'intervista di Cialente rilasciata di www.abruzzo24ore.tv.

In cui si dice: "Abbiamo acquisito che e' uno sciame sismico che avvertiamo a grande intensità' anche a magnitudo bassa. Non ci dovrebbero essere rischi sulle strutture."

Questo il servizio citato  e da noi pubblicato il primo aprile del 2009:
Niente allarmismo, i terremoti non sono prevedibili

 

Qualche ora prima della scossa le telefonate con Giuliani e il questore
"Giuliani la avverti' il 5 sera che il radon si stava alzando vertiginosamente?  chiede un avvocato e Cialente. "No, non lo ricordo affatto, anzi lui quella notte mi tranquillizzò."

"Controllavo però costantemente il sito dell'ingv e anche il sito di Giuliani. E Giampaolo giuliani, quella notte mi tranquillizzo' mi disse che ci sarebbe stata una scossa del 2.0.

Intorno alle 23 mi chiamò invece il questore che mi chiese di prendere iniziative. E inizio' una serie incessante di telefonate tra me Regione, con il dirigente Altero Leone e questore e decisi di chiudere le scuole il giorno dopo. Intorno all'una chiesi all'editore di Tv uno di mandare un serpentone di chiusura. Il questore mi suggeri' di anticipare le vacanze di Pasqua."

Cialente: ''Le popolazioni conoscevano il Piano di Protezione civile''

"Le risulta che il piano di protezione civile sia una scatola vuota?" Chiede l'avvocato di parte civile Alessandroni. "No non mi risulta - risponde Cialente -  E' un piano approvato in consiglio comunale". E Alesandroni ribatte: "Le aree identificate come di ammassamento dal Piano erano occupate da bancarelle e circo. Ma fu comunicato alla popolazione?" Cialente: "Le popolazioni il Piano lo conoscevano sin dalla precedente amministrazione."

L'udienza e' stata aggiornata il 12 e 13 gennaio e, di seguito, tutti i mercoledi'. 

(dal tribunale Barbara Bologna - ultimo aggiornamento ore 19.30)


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