Grandi Rischi, in aula gli ultimi testi di parte civile. Tutti concordi "Fummo rassicurati"

Si torna in aula il 28 marzo con i testi dell'accusa

14 Marzo 2012   13:19  

Sono ancora le storie umane a fare la differenza, a raccontare come il processo alla Commissione Grandi Rischi, che si riunì all'Aquila il 31 marzo 2009 sia nato perché quella tragedia, secondo l'accusa, poteva essere evitate informando accuratamente i cittadini. In aula del Tribunale dell'Aquila stamane 5 testi on i quali si conclude la prima parte del processo che ha visto l'audizione dei testimoni di parte civile. Concordano tutti i parenti delle vittime: i loro congiunti avevano terrore del sisma, ma dopo la riunione della commissione grandi rischi il 31 marzo, le loro paure furono placate. Così fu per Giulia Carnevale deceduta nel crollo di Via XX settembre 79, per lei in aula il padre Giulio.

L'ultimo dei testi di parte civile il primario di terapia intensiva e rianimazione del policlinico Gemelli di Roma, Massimo Antonelli che ha fatto l'impossibile per salvare Antonella Cora, giunta a Roma in condizioni gravissime dopo il crollo di Via XX Settembre 79, dove avevano perso la vita già la sorella Alessandra e la mamma Patrizia. Per Alessandra due giorni di lotta, in condizioni gravissime, fino alle 20.30 del 9 aprile, quando anche lei ha detto addio al papà Maurizio, avvocato aquilano che lotta come un leone per la giustizia nel processo Grandi Rischi. Alla sbarra sette imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni personali colpose. Ora il processo prenderà un po' di pausa e il 28 marzo in aula davanti al Giudice Marco Billi inizieranno a siflare i testi della difesa.


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