Grandi rischi, Cialente in aula come testimone: "Per me quella riunione fu un nulla"

07 Dicembre 2011   19:17  

In aula nel processo che vede imputati i sette componenti della commissione Grandi Rischi che il 31 marzo 2009 si riuniì a L'Aquila, dopo Daniela Stati nel pomeriggio è il momento della testimonianza del sindaco Massimo Cialente. Un'udienza a tratti surreale dove Cialente viene interrogato su tutto, sul piano di protezione civile, sulle sue azioni nelle settimane precedenti il sisma, ma sulla commissione grandi rischi arrivano poche domande. Soprattutto nessuna domanda da parte degli avvocati della difesa. A incalzarlo è solo il giudice Marco Billi 

Cialente ricorda la riunione commissione Grandi rischi “di fatto -dice- non sapevo fosse stata convocata, arrivai in ritardo e capii che si parlava dello sciame sismico. Ma quella riunione per Cialente fu nulla e non mutò il suo atteggiamento.

Ricorda ancora Cialente “ dopo la scossa del 30 marzo e dopo al riunione scrissi a Bertolaso per chiedere lo stato di emergenza e porre attenzione sulla nostra situazione. Non ebbi alcuna risposta.”

Parla di Giuliani, “la notte del 5 lui mi tranquillizzò. A l tempo mi sarei affidato anche ad uno stregone. Io ero preoccupato e mai credetti di poter tranquillizzare la città e non lo feci.

Nell'intervista:

Massimo Cialente, sindaco dell'Aquila
Vicnenzo Vittorini, comitato 309 martiri aquilani

 

di Barbara Bologna 

immagini e montaggio Marialaura Carducci


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