Grandi rischi, botta e risposta Pezzopane-Stati

23 Gennaio 2012   13:55  

“Il capo della protezione civile nazionale Guido Bertolaso e l’assessore regionale alla protezione civile Daniela Stati, ovvero quelli che avrebbero dovuto informarci e proteggerci e che invece hanno camuffato la verità, occultando le nostre preoccupazioni per svolgere consapevolmente il ruolo di complici di una tragedia annunciata. Gente per la quale non era importante ciò che stava accadendo a L’Aquila, quanto pittosto far sembrare che era tutto sotto il loro controllo. Bugie, speculazioni, e bieco cinismo sulla pelle degli aquilani”. Così l’assessore Stefania Pezzopane commentando l’intercettazione della telefonata intercorsa tra Bertolaso e la Stati, risalente al 31 marzo 2009.

“Un’operazione mediatica. Un pericolo iniziato da mesi e scaturito poi nella tragedia del 6 aprile, ridotto ad una mera operazione mediatica. Ma ci rendiamo conto? Sembra quasi che la sottovalutazione iniziale fosse congeniale ad un disegno diabolico di promozione della grandeur del Governo del fare; d’altronde balza agli occhi la presenza dell’ing. Calvi, insieme membo tranquillizzatore della commissione grandi rischi e promotore dello strapagato progetto Case. Vorrei sapere – continua l’assessore – se al processo, quando si degnerà di comparire, Bertolaso avrà il coraggio di ripeterlo in faccia agli aquilani che la commissione grandi rischi doveva solo tranquillizzare la gente, vale a dire mentire. Un’operazione di facciata contro 309 morti.

Uno scandalo inoltre, che una commissione scientifica costituita da scienziati di fama internazionale, si sia prestata a certi giochetti ben sapendo che la realtà è un’altra.

Il Comune dell’Aquila si è costituito parte civile nel processo. – Conclude Pezzopane - Mi chiedo perchè anche alla luce di queste intercettazioni non lo facciano anche le altre Istituzioni e lo stesso Governo che dovrebbero, in questo momento, dimostrare il totale distacco da certi modi di fare ed una solidarietà sincera nei confronti delle vittime.” 

“Io non ho mai camuffato nulla - replica Daniela Stati - io ho sempre detto la verità e perciò non posso essere complice di nessuna tragedia annunciata. Ricordo, infatti, che la magistratura sta portando avanti un procedimento nel quale hanno riscontrato l’esistenza di due verbali della richiamata riunione della commissione, uno vero dove erano appuntate tutte le mie domande agli scienziati e le loro risposte di rassicurazione sulla situazione in atto ed uno falso, dal quale sono state cancellate tutte le mie perplessità e preoccupazioni manifestate durante quella riunione.

Preciso ancora – continua Daniela Stati – che la riunione della Commissione Grandi Rischi fu tenuta una settimana prima il sisma che colpì L’Aquila e che Stefania Pezzopane era ancora Presidente della Provincia. Perché non ha sollevato tutte le sue perplessità, che dice di aver nutrito, durante quei giorni, perché non ha mai manifestato le sue preoccupazioni?Lei era sempre lo stesso Presidente che aveva commissionato ad Abruzzo Enginnering uno studio sulla stabilità degli edifici. E di quello studio cosa ne ha fatto? Come sono stati utilizzati i dati e le risultanze di quell’indagine? Quanto è costato alla Provincia quello studio? E quanti altri lavori sono stati commissionati dalla Provincia ad Abruzzo Engineering, e con quali costi? Ricordo alla Pezzopane che avrebbe dovuto diffondere quei risultati. E’ troppo facile, infatti,  parlare oggi a quasi tre anni dalla tragedia che ha colpito L’Aquila e che, cara Stefania, non tutto può e deve essere utilizzato per fare campagna elettorale”.


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