Guardia Civica contro le truffe telefoniche in Abruzzo

16 Dicembre 2008   16:21  

Riceviamo e pubblichiamo:

Grazie ad una sentenza del Tribunale Amministrativo del Lazio, dopo aver speso tempo ed energie in quantità industriale per far affermare il principio che i servzi telefonici a sovrapprezzo dovessero essere bloccati in maniera automatica dalle compagnie telefoniche, oggi ci ritroviamo esattamente al punto di partenza; quello cioè che vede i numeri con prefissi 892, 899, 144 e 166 assolutamente liberi di essere inseriti in maniera automatica sul contratto di adesione al servizio. 

Il Consumatore torna quindi a vivere una nuova stagione di stress da bolletta, e tutto questo dopo che per diversi mesi avevamo fatto pressioni infinite ad AGCOM, l'autorità garante per le comunicazioni, affinchè ottenesse il blocco automatico dei famigerati prefissi di cui sopra.

AGCOM finalmente aveva poi deciso di deliberare il blocco automatico delle chiamate procurando, di fatto, una certa tranquillità all'Utente che oramai sapeva di non poter più incorrere in prefissi più o meno nascosti e sconosciuti che avrebbero fatto aumentare da un momento all'altro gli importi delle proprie bollette telefoniche e, quasi sempre, in maniera inaspettata.

 Il TAR del Lazio adesso ha annullato la delibera dell'AGCOM affermando che la potestà regolatoria spetta al Ministero delle Comunicaizoni e non all'AGCOM. Tra l'altro, contro la delibera dell'Autorità, erano stati presentati ricorsi da parte di Greentel, Marketcall e Deram, che sono società fornitrici di servizi telefonici. Queste società adesso staranno sicuramente brindando alla decisione del TAR Lazio, sapendo che l'Autorità non può oramai pensare di deliberare di nuovo alcun blocco perchè solo il Ministero delle Comunicazioni potrebbe intervenire nella questione e regolamentare definitivamente la questione dei servizi a sovrapprezzo.

GUARDIACIVICA ha anche avuto notizia della probabile intenzione di AGCOM di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza Amministrativa del Tar, ma ha anche scoperto che i giudici Amministrativi avevano già in precedenza deciso nella stessa maniera per casi analoghi; risulterebbe quindi pressochè inutile un'altra delibera di AGCOM che verrebbe sicuramente contestata dalle compagnie di servizi telefonici.
        
        Al momento si può solo raccomandare agli Utenti della telefonia di bloccare, con un manifestazione specifica di volontà, e rispettando le procedure contrattuali previste, tutti i prefissi indesiderati, e si raccomanda di farlo possibilmente dall'inizio del periodo contrattuale.
        
        GUARDIACIVICA intanto, nei prossimi giorni, tornerà a far presente il problema al Ministero delle comunicazioni ed a chiedere di nuovo un deciso intervento per la soluzione definitiva della questione. GUARDIACIVICA inoltre lancia un appello alle altre associazioni di Consumatori affinchè rivolgano lo stesso invito al Ministero, nella speranza di provocare un riscontro più veloce da parte delle istituzioni.


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