Guido Bertolaso va in pensione?

Parte il toto-neocommissario

11 Novembre 2009   11:44  

Il capo della protezione civile Guido Bertolaso conferma che è sua intenzione lasciare la guida della Protezione civile a fine anno. «Non si tratta di dimissioni - ha spiegato a margine di una conferenza stampa a L’Aquila - si tratta della possibilità di avvalersi di una legge, la cosiddetta legge `anti-fannulloni´ voluta dal ministro Brunetta, che consente ai funzionari dello stato di andare in pensione con anticipo rispetto alla scadenza naturale. E io ho fatto domanda per potermi avvalere di questa legge''.

Bertolaso prende però le distanze da chi sostiene che questa scelta sia dovuta a problemi con la magistratura. ''Se, come auspico, potrò lasciare questo incarico - spiega - non lo faccio certo in contrasto con quelle che sono le azioni della magistratura» nei confronti della quale «ho il massimo rispetto, grandissima considerazione e stima e considero gli organi giudiziari del nostro Paese uno dei pochi baluardi nella persecuzione della illegalità che purtroppo affligge molte regioni di Italia''.

''I miei rapporti con la magistratura - conclude il capo della Protezione Civile - sono eccellenti e se c’è stato un episodio a Napoli, questo ovviamente non deve pregiudicare in alcun modo il rispetto e la fiducia reciproca''.

Con Bertolaso che esce, si apre la partita per la guida del Dipartimento: ai nomi circolati in questi giorni - quello del prefetto dell’Aquila Franco Gabrielli e di Mario Morcone del Viminale - si sono aggiunti quelli dell’ex direttore del Sismi Nicola Pollari e l’ex commissario della Croce Rossa, il sulmonese Maurizio Scelli.

Ma cosa farà il sottosegretario? Nei palazzi romani c’è chi lo dà per certo ministro della Sanità, chi candidato governatore del Pdl alla Campania, chi alla guida della Protezione Civile europea. C’è chi lo vede in squadra con Francesco Rutelli. Possibile, comunque, che decida di prendersi una pausa, magari per tornare al suo vecchio lavoro di medico, in Africa. ''Sono un medico - spiega infatti Bertolaso -  e quando mi chiamano perché ci sono dei feriti, io cerco di salvare loro la vita e se è necessario passo anche con il rosso e vado contromano''.


Bertolaso: ''Noi siamo il Paese che ha il record del mondo dei rischi naturali''


''Noi siamo il Paese che ha il record del mondo dei rischi naturali, nessun paese al mondo vanta tutti quelli che sono i rischi naturali presenti in l'Italia: il 60 per cento del territorio a rischio sismico, 9 vulcani attivi e migliaia di frane, colate di fango alluvioni ogni anno, piu' gli incendi boschivi e a tutto cio' bisogna aggiungere l'uomo ". Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Giodo Bertolaso, a margine di un convegno all'Aquila. "Tocca alla politica - ha proseguito - stabilire se la vita umana e la la salvaguardia del territorio abbiano la priorita' o no in un Paese che fa parte del G8. Oggi ho ribadito nel corso di questa riunione - ha detto ancora Bertolaso - che 5 miliardi di euro sono i danni registrati e segnalati da tutti gli enti locali per i vari accadimenti atmosferici che ci sono stati in Italia negli ultimi dodici mesi. Ma non abbiamo potuto spendere cinque miliardi di euro perche' alla Protezione civile sono stati dati 300 milioni per indennizzare e ripristinare i danni, pagare le spese di comuni, province e regioni, quindi stiamo parlando, ottimisticamente, di circa il 10 per cento di quanto segnalato, denunciato e certificato. Se si continua a pagare solo il 10 per cento di quello che viene danneggiato o distrutto - ha proseguito il Capo della protezione civile - a prescindere dal costo di vite umane, noi riusciamo ad ottenere un effetto strepitoso: la totale assenza di fiducia dei cittadini e delle istituzioni locali nei confronti dello Stato, questa la conseguenza. La trascuratezza nei riguardi della tutela dell'ambiente e quindi l'assoluta mancanza di prevenzione che in Italia esiste, e' un problema che noi ci portiamo dietro da decenni. Non c'e' un Governo nella storia della Repubblica italiana che si possa vantare - ha sottolineato Bertolaso - di aver fatto una seria, precisa politica di prevenzione e di tutela dell'ambiente, non e' che c'e' stato uno piu' bravo di un altro, se ne sono tutti strafregati della protezione dell'ambiente, della messa in sicurezza del territorio e la conseguenza di oggi (con riferimento alla frana di Ischia in cui ci sono stati morti e feriti, ndr) e' semplicenmente l'ultimo anello di una lunghissima catena che non si interrompe certamente oggi, questa e' la verita' vera. Sulla gestione dei soccorsi ad Ischia - ha concluso Bertolaso - la risposta mi e' sembrata esemplare c'e' stata una risposta immediata, sono state ritrovate persone ancora vive in mezzo al fango il che significa che si e' arrivati sul posto in pochi attimi, purtroppo sembra che si siano anche delle vittime, questa e' una cosa che mi addolora moltissimo"


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore