I Navarra presentano un'offerta che non si può rifiutare....ma che forse verrà rifiuata

27 Maggio 2011   18:43  

Si aggiungono altri misteriosi paragrafi alla nebulosa storia della cessione della società “L'AQUILA RUGBY 1936”.

Le notizie su cui ci eravamo fermati, parlavano della seconda cordata aquilana che si era ritirata dalla contesa e della società aquilana che aveva cominciato a pagare i lodi, saldando i primi due contenziosi. Poi era seguito l'inquietante silenzio dell'ultima settimana.

Ora veniamo a sapere che Romano Marinelli, attuale presidente nero verde, ha fatto pervenire alla famiglia Navarra una lettera, tramite la quale si invitavano i due imprenditori a rilanciare sull'offerta presentata dall'altra cordata aquilana che, in realtà, ha sì fatto un passo indietro, intendendo forse di non voler partecipare ad ulteriori contro rilanci, ma che a tutti gli effetti è ancora in corsa per l'acquisto della società.

Ciò equivale a dire che nel caso in cui dovesse essere rifiutata la seconda offerta dei Navarra, sarebbe ancora valida quella dell'altra cordata.

In questo susseguirsi di svolte decisive, rimane da chiarire il misterioso ruolo che sta svolgendo il presidente Marinelli, il quale prima ha ricevuto un offerta da parte dei Navarra, poi si è fatto promotore di una seconda cordata che, a quanto pare, ha portato un'offerta leggermente maggiore, e alla fine ha scritto una lettera alla famiglia Navarra in cui si consigliava ai due imprenditori di rilanciare a 650.000 €.

A questo punto o l'attuale presidente nero verde ha le idee parecchio confuse su ciò che vuole o ciò che è meglio per la squadra, o dietro c'è un disegno maggiore che lo spinge o che, magari, lo costringe a prendere determinate decisioni.

Se non bastasse, a rendere ancora più ambiguo il ruolo della seconda schiera di imprenditori, rimane il fatto che la loro offerta è avvolta dallo stesso livello di mistero che ricopre i grandi segreti dell'umanità, al pari dell'origine della vita sulla Terra. Possiamo solo intuire che la loro proposta sia leggermente inferiore rispetto alla richiesta fatta da Marinelli alla famiglia Navarra e che, quindi, potrebbe aggirarsi intorno ai 600.000€. E il piano di rilancio? Non è dato saperlo.

Sappiamo invece che la nuova proposta della famiglia Navarra è una di quelle che, in fin dei conti, non si può rifiutare. Non un tetto di 650.000 € come richiesto, ma si è posto un limite massimo di 1 milione, cifra scelta in base alle due consulenze professionali svolte per gli impreditori da parte dello studio Di Cola – Bonanni, per quanto riguarda la sfera fiscale, e lo studio Carli – Santucci, per quanto concerne l'aspetto legale.

Sulla base dei pochi dati ricevuti da parte della società, con bilanci non approvati né certificati e documentazione che arriva solo fino a Giugno 2010, si è giunti alla conclusione che 650.000 € non bastano a ricoprire il debito nero verde che, ipoteticamente, potrebbe rientrare invece nel milione di euro.

Per quanto riguarda i lodi arbitrali, le 16 pendenze rimangono ancora sulle spalle della società attuale che, come si evince dalle parole di Romano Marinelli, dovrebbe saldarli entro la prossima settimana. Allora affare fatto? Ovviamente no.

Già perchè nonostante la cifra proposta alla dirigenza aquilana è quasi il doppio rispetto a quella richiesta, il presidente Marinelli ha chiesto un'ulteriore settimana per ragionare su un'offerta che, considerando anche il piano di rilancio con tanto di città del rugby, appare impossibile da rifiutare. Il termine ultimo per la risposta, inizialmente fissato al 5 Giugno 2011 è stato quindi fatto slittare al 13 Giugno.

Parlando in termini semplici e privi di tecnicismi, non risulta facilmente comprensibile l'atteggiamento di chi, prima chiede una cifra per vendere e poi, nel momento in cui gli viene proposta un'offerta addirittura più alta, chiede maggiore tempo per decidere se accettare o meno. In linea di massima se io sono disposto a vendere a 650.000 €, lo sono a maggior ragione a 1 milione.

Il tutto senza considerare l'incredibile e anomalo sforzo di chi, con una cifra simile, potrebbe comprare una squadra che già da adesso lotta per vincere lo scudetto e non una compagine che nell'ultimo torneo ha conquistato a fatica la salvezza.

Queste sono le carte in tavola.

Rimane ovviamente la completa libertà da parte dei quattro soci attuali, Marinelli, Vittorini, Pasqua e Carispaq, di accettare o rifiutare qualsiasi proposta di acquisto e, sulla base delle proprie valutazioni, anche di prendere per buona un'offerta più bassa a discapito di una più alta.

Certo è che, nel caso in cui dovesse essere accantonata la proposta dei Navarra, qualcuno dovrà poi spiegare alla città intera il motivo per cui non si è accettato il massimo a cui si poteva aspirare.

Intanto i giorni passano e l'incertezza regna sovrana. Ma ora abbiamo una data certa. Il 13 Giugno, vada come vada, questa assurda telenovela avrà fine.

Matteo De Santis


Galleria Immagini

Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore