I capelli trovati sul corpo di Melania Rea. Ultime scintille prima della chiusura delle indagini

Ultimi colpi prima delle festività natalizie, nel caso Melania Rea.

Volge al termine l'inchiesta della Procura della Repubblica di Teramo. I pm saranno venerdì a Roma per incontrare i carabinieri del Raggruppamento investigazioni scientifiche che dovranno indicare a chi appartengono i capelli ritrovati addosso al corpo della giovane mamma assassinata.

Si tratta di cinque capelli che secondo la difesa, per colore e lunghezza, non sono nè della vittima nè di Parolisi ma apparterrebbero ad una terza persona. Per l’accusa, invece, quei capelli sono di Melania. Le indagini affidate al Ris dovranno definitivamente sciogliere ogni dubbio.

Ma prima, i magistrati avranno un faccia a faccia con i periti incaricati di accertare dove si trovasse il cellulare di Melania tra le 14.30 e le 15 del 18 aprile: le indiscrezioni trapelate raccontano che abbia agganciato solo e sempre la cella di Ripe di Civitella del Tronto. Per la procura è la prova che il caporalmaggiore mente quando racconta che lui ha portato la moglie sul pianoro e che da qui l’ha vista sparire per sempre in cerca di un bagno.

Cresce, intanto, l'attesa di Salvatore Parolisi di incontrare la figlioletta Vittoria. Il caporalmaggiore, in carcere con l'accusa di aver ucciso la moglie, spera che ciò possa avvenire prima di Natale. Lo ha ribadito anche ieri ai suoi avvocati, i legali Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato. Nei giorni scorsi il tribunale dei minori di Napoli ha disposto che l’uomo possa vedere la bambina ogni tre settimane alla presenza di assistenti sociali.

Entro la fine dell'anno, questo l'orientamento del procuratore Gabriele Ferretti e dei sostituti Greta Aloisi e Davide Rosati, potrebbe esserci l'avviso di conclusione delle indagini.