I consiglieri pescaresi non vogliono vedere gratis la partita, domenica allo stadio devono lavorare

22 Agosto 2012   11:26  

Aggionrnamenti sull'incredibile vicenda dell'assegnazione delle centocinquanta tessere omaggio ad assessori e consiglieri del Comune per assistere alle partite di serie A del Pescara.

Dopo l'esplosione delle polemiche la società ha fatto dietro front, la tessera omaggio, del valore di 400 euro sarà un privilegio riservato solo al sindaco Albore Mascia e all'assessore allo sport Nicola Ricotta. 

Su Youtube impazza il video che invita ad adottare un povero consigliere comunale di Pescara e pagargli un abbonamento allo stadio.

La notizia dei consiglieri ''scocconi'' si è conquistata la ribalta della stampa nazionale, in modo molto più efficace rispetto alla visibilità ottenuta dal costoso marchio ''Pescara città dello sport''. 

L'ultimissima è però ancora più gustosa. Il consigliere e presidente della commissione Finanze Renato Ranieri,  a seguito dei mancati biglietti omaggio, passa al contrattacco e spiega che per i consiglieri comunali entrare gratis a vedere la partita non è un privilegio preteso da una casta impenitente, ma la pre-condizione  dell' esercizio di un pubblico servizio.

Spiega infatti Renato Ranieri: ''L’articolo 26 del Regolamento comunale per la gestione e l’uso degli impianti sportivi parla chiaro: Il sindaco, il difensore civico, gli assessori e i consiglieri comunali, muniti di apposito tesserino di riconoscimento, per le competenze istituzionali hanno libero accesso agli interni degli impianti, in ogni settore, anche durante qualsiasi manifestazione.

La società del Pescara non può negare l’accesso all’interno dell’impianto prima, dopo e durante le partite o in qualsiasi altro momento. L’assurdo è che se un dirigente o un funzionario comunale volesse fare un sopralluogo allo stadio dovrebbe prima essere autorizzato dal Pescara''

Insomma i soliti qualunquisti che nei social network hanno coperto di contumelie i consiglieri, hanno completamente mancato il segno: i consiglieri e assessori e loro collaboratori allo stadio non vogliono andare a vedere la partita, ma a lavorare,ad onorare le loro ''competenze istituzionali'', ovvero controllare l'utilizzo di un bene pubblico da parte di una società privata.

Metti ad esempio che al posto di una partita di calcio venga organizzata una corsa illegale di cavalli od una lotta tra cani con tanto di scommesse clandestine. Non si sa mai.

E per questo importante funzione di controllo e sopralluogo i consiglieri e assessori sono disposti a sacrificare la domenica di riposo settimanale. E ci mancherebbe dunque che debbano pagare anche il biglietto.

Certo resta da spiegare un arcano: a conti fatti i consiglieri sono 40, gli assessori 12, più sindaco e difensore civico fanno 54. Di abbonamenti gratis però ne erano stati chiesti 150. Collaboratori domenicali per espletare ancora meglio il servizio di controllo e supervisione, oppure mogli, figli, parenti e amici?

Ma non basta. I consiglieri solo ora si sono ricordati  che la società Delfino Pescara paga solo 1.800 euro circa a partita, per una struttura che è proprietà del Comune. 

''Una cifra irrisoria -  tuona ancora Ranieri -  la società guadagna un 1 milione e 150 mila euro a partita, tra biglietti e diritti televisivi.''

Gli da man forte il consigliere Idv indipendente Fausto Di Nisio che afferma: ''La chiusura delle strade e chi possa transitarvi  non può essere demandata al Pescara, deve essere di competenza della Questura o del Comune.

Se poi invece la società vuole gestire direttamente allora che paghi la Cosap, visto che occupa un suolo pubblico per la sua manifestazione sportiva''.


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