I giovani aquilani, la nostalgia del centro, il bisogno di spazi

Sondaggio al Liceo Cotugno: i risultati

02 Febbraio 2011   12:08  

I giovani. Quelli con maggiore spirito di adattabilità. Quelli pronti a cambiare le proprie abitudini pur di ritornare in città dai loro amici e compagni di classe, o che non hanno avuto dubbi sul ritorno in città dopo il terremoto. Oggi, anche loro, dopo quasi due anni dal sisma, risentono dei cambiamenti che hanno influenzato il loro stile di vita.

Parlano chiaro i risultati del test del questionario realizzato su 1200 studenti del Liceo Cotugno dell'Aquila sulle esigenze giovanili, che mostrano il rifiuto della periferia come luogo di vita e come luogo di futura progettazione per favorire la socialità ed il commercio. I giovani guardano ai vecchi luoghi, quelli che il sisma gli ha strappato, ed è forse questo il segno che li contraddistingue nel loro essere indissolubilmente ''aquilani''. Forte è il disagio, fotografato dai numeri del sondaggio, per lo '' sparpagliamento'' nelle periferie, poco collegate tra loro e con il resto della città, e per l'assenza dei luoghi di incontro e dei locali, unito al problema di come raggiungere quei pochi che ci sono.

Forte l'esigenza di tornare in centro e riappropriarsi dei vecchi o anche nuovi luoghi di aggregazione e incontro oltre alle attività commerciali.

Propongono i luoghi più classici all'interno delle mura come piazza Duomo, piazza Palazzo, il Castello ed il parco del Sole, e al massimo piazza d'Armi se proprio ci si deve spostare in periferia.

Qui di seguito riportiamo i risultati del questionario che ha coinvolto i ragazzi tra i 17 ed i 20 anni, facendo presente che, rispetto a quelli realizzati sul campione tra i 13 ed i 16 anni, si discostano solo di poco numericamente ma presentano uno scenario molto simile.

Statistiche riguardanti la fascia di età 17-20 anni:

  1. Dopo il sisma del 6 aprile come è cambiata la tua vita sociale?

    Molto: 69%

    Poco: 24%

    Per niente: 3%

    Abbastanza: 2%

    Nessuna risposta: 2%

  2. Hai difficoltà nello svolgimento delle tue attività quotidiane?

    Sì: 50%

    No: 31%

    Nessuna risposta: 19%

  3. Se hai difficoltà quali ne sono le cause?

    Mancanza di luoghi di incontro e aggregazione: 60%

    Dislocazione dei locali in cui ritrovarsi: 47%

    Carenze dei trasporti pubblici: 35%

    Lontananza degli istituti scolastici dai luoghi di abitazione: 22%

  4. Come giudichi la collocazione dei nuovi locali e punti di incontro sorti nella periferia della città?

    Negativamente: 86%

    Positivamente: 13%

    Nessuna risposta: 1%

  5. Ritieni importante per il tuo futuro la rapida ricostruzione del centro storico della città?

    Sì: 87%

    No: 8%

    Nessuna risposta: 5%

  6. A che cosa dovrebbe essere data la priorità nella ricostruzione del centro storico?

    Locali per attività commerciali: 42%

    Luoghi di incontro ed aggregazione: 56,5%

    Abitazioni private: 38%

    Edifici pubblici: 28%

    Chiese e monumenti: 8,6%

  7. Ritieni importante per i giovani che siano riposizionati nel centro storico i punti di incontro e di aggregazione che esistevano prima del sisma?

    Sì: 97%

    No: 2%

    Nessuna risposta: 1%

  8. Ritieni importante per i giovani che siano realizzati al più presto luoghi provvisori di incontro e aggregazione nelle zone accessibili del centro storico?

    Sì: 92,5%

    No: 6%

    Nessuna risposta: 1,5%

  9. Se sì, dove?

    Piazza Palazzo: 61%

    Piazza Duomo: 57,3%

    Parco del Castello: 27%

    Villa Comunale: 31,7%

    Parco del Sole: 30%

    San Bernardino: 23%

    Altro: 16% (Piazza S. Pietro, Piazza 9 Martiri, Portici, Via del Corso)

  10. Ritieni adeguato il servizio di trasporto pubblico per raggiungere i nuovi luoghi di formazione, incontro, aggregazione?

    Sì: 15%

        No: 84%

        Nessuna risposta: 1%

 

emanuela bruschi


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