I produttori si consorziano per valorizzare le lenticchie

In tredici danno vita ad una associazione

18 Ottobre 2008   13:23  

Cibo dei poveri in passato, ricercato legume oggi, la lenticchia, famosa come lenticchia di Santo stefano, dove annualmente in Agosto le si dedica una sagra che richiama migliaia di persone nel suggestivo e minuscolo borgo medievale, viene oggi tutelata e valorizzata come ogni prodotto enogastronomico degno in un dop o un doc.
Tredici produttori di lenticchie, operanti nei territori comunali di Barisciano, Calascio, Castel del Monte, Castelvecchio Calvisio e Santo Stefano di Sessanio si sono associati, sostenuti dal Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga e dai Comuni interessati, che fanno tutti parte del presidio Associazione dei produttori della lenticchia tutelato da Slow Food.
La conservazione della biodiversità e la promozione del territorio d’origine sono fra gli obiettivi dell'Associazione, presentata nella sala consiliare dal sindaco di Santo Stefano Elisabetta Leone e dal commissario del Parco Giandonato Morra.
L’Ente Parco rinnova così l’impegno a fianco dei produttori, iniziato la scorsa primavera, con la concessione in comodato d’uso gratuito ai produttori di lenticchia che ne hanno avanzato istanza, di recinti elettrificati alimentati da pannelli fotovoltaici, da utilizzare esclusivamente sui terreni destinati alla produzione di seme di lenticchia, allo scopo di preservare le coltivazioni dagli attacchi della fauna selvatica.

Intervista al commissario del Parco Gran Sasso Monti della Laga, Giandonato Morra.

(MS)


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