I ricercatori di Agraria manifestano contro i tagli del governo

Mosciano Sant'Angelo

30 Luglio 2008   11:15  
I ricercatori universitari della facolta' di Agraria dell'universita' di Teramo dicono no ai provvedimenti discussi in Parlamento in questi giorni. I ricercatori manifestano il loro disagio in occasione delle sedute di laurea di ieri e oggi della facolta'. Le decisioni del governo "rischiano - si legge in una nota - di compromettere le possibilita' di lavoro e di carriera della classe piu' debole del sistema universitario". I ricercatori rappresentano da soli piu' di un terzo del personale docente dell'universita', svolgendo di fatto le stesse attivita' dei professori, "ruolo, questo, non riconosciuto ne' a livello normativo ne' retributivo". "Vogliamo avere la possibilita' di lavorare in un contesto dove chi lavora seriamente e ottiene risultati - continua la nota - venga premiato con la possibilita' di crescere nella carriera e nella retribuzione, come avviene nel privato ed in ogni contesto lavorativo serio ed efficiente. Il rischio e' invece che provvedimenti indiscriminati vadano a colpire proprio chi dovrebbe assicurare il futuro dell'Universita'".

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