I sopravvissuti della Casa dello studente: "Fummo rassicurati dalla Commissione Grandi rischi"

09 Novembre 2011   11:20  

"Quando c'erano scosse dalla Casa dello studente uscivano i ragazzi e capitava anche che pernottassero fuori. Il 5 aprile, dopo la prima scossa delle 23, non e' successo niente: i ragazzi sono scesi impauriti e io li ho tranquillizzati, visto quello che diceva la Commissione Grandi Rischi: che questo sciame sismico non avrebbe mai portato a un evento". Cosi' Piergiorgio Lauri, portiere della Casa dello Studente crollata il 6 aprile 2009, egli stesso rimasto sepolto a lungo sotto le macerie, ha testimoniato stamane nell'udienza, la sesta, a carico dei sette membri della Commissione Grandi rischi, parlando del cambio di atteggiamento dovuto, a suo dire, alle rassicurazioni della Commissione.

Il processo di oggi e' riservato ai ragazzi sopravvissuti al crollo della Casa dello studente, in cui sono morti otto studenti universitari.

"I ragazzi erano impauriti - ha aggiunto il custode - piu' che altro per quelle lesioni visibili dello stabile che erano state controllate dopo la forte scossa del 30 marzo. Dopo la scossa dell'una, invece, c'era una situazione di caos, forse qualcuno e' uscito. Io pure di solito uscivo, ma alle scosse delle 23 e dell'una sono rimasto seduto. Alle 3.32 - ha detto Lauri - ho provato a scappare, quando ho visto le pareti che si aprivano. Sono rimasto bloccato per molte ore e avevo problemi a essere tirato fuori, i vigili del fuoco volevano addirittura tagliarmi una gamba ma ho gridato che preferivo rimanere li'. Il solaio del piano superiore poteva cadermi addosso da un momento all'altro, anche se in quel momento non lo sapevo".

E sull'importanza delle rassicurazioni, Lauri ha dichiarato: "Il direttore dell'Adsu mi disse di non evacuare la struttura per quello che dicevano i media".


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