I tagli al sociale calati nella realtà: "Mio figlio, autistico, ha bisogno di assistenza"

Fasciani, Comunità sirentina: "Non abbandoneremo il ragazzo"

10 Novembre 2011   11:20  

Paolo Chavez, ha 15 anni e non è un ragazzo come gli altri, le sue aspettative e il suo futuro sono racchiusi in un mondo che non è quello degli altri ma disperatamente cerca il contatto con “gli altri”, i normodotati.

Paolo è affetto da “autismo con sindrome di down” (valutazione Asl Avezzano Sulmona L'Aquila del 19 febbraio 2011), due patologie che unite insieme, fanno di Paolo un ragazzo che ha bisogno di tutto.

Di lui si occupa Pierina la sua giovane mamma, sola, che oltre a Paolo deve dedicarsi anche ad altri due figli, un ragazzo di 17 anni e una bimba che frequenta ancora l'asilo.

Pierina vive a Fagnano Alto e lavora, non sempre continuativamente, ma con il suo lavoro riesce a crescere tre figli anche grazie all'aiuto di sua madre. Ma Paolo ha bisogno di molto di più che di un affetto e una guida materna.

E' sempre la Asl Avezzano Sulmona L'Aquila a definire nella suddetta valutazione del 19 febbraio che Paolo necessita di un regime assistenziale semiresidenziale ex art 26

( Legge 23 dicembre 1978, n. 833

"Istituzione del servizio sanitario nazionale" Prestazioni di riabilitazione). - Le prestazioni sanitarie dirette al recupero funzionale e sociale dei soggetti affetti da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali, dipendenti da qualunque causa, sono erogate dalle unità sanitarie locali attraverso i propri servizi. L'unità sanitaria locale, quando non sia in grado di fornire il servizio direttamente, vi provvede mediante convenzioni con istituti esistenti nella regione in cui abita l'utente o anche in altre regioni, aventi i requisiti indicati dalla legge, stipulate in conformità ad uno schema tipo approvato dal Ministro della sanità, sentito il Consiglio sanitario nazionale. ndr)

Paolo di fatto riceve la necessaria assistenza dalla “Fondazione Cireneo Onlus” centro dell'Aquila che si occupa di autismo. In una relazione del Cireneo a firma della psichiatra Annarita Tomassino si sottolinea che “Paolo necessita di assistenza continua da parte dei familiari e di proseguire il trattamento riabilitativo globale ed intensivo che divenuto discontinuo dal mese di Settembre 2011 in seguito alla sospensione del servizio di trasporto da parte della Comunità Montana di riferimento (Comunità montana Sirentina per la zona Fagnano Alto da cui Paolo proviene ndr) e alla conseguente difficoltà dei familiari di accompagnarlo quotidianamente presso il nostro Centro.”

Proprio questo è l'aspetto centrale del problema esposto dalla mamma di Paolo ad Abruzzo24ore.tv: “Non posso accompagnare io Paolo perché lavoro, sono sola e deve assistere anche altri due figli, quando non ci sono problemi lo porto, da Fagnano Alto a L'Aquila, ma Paolo deve andare tutti i pomeriggi altrimenti l'assistenza è discontinua e Paolo invece di migliorare, peggiora le sue condizioni, è nervoso e rischia, tra l'altro, di perdere il posto al Cireneo.”

Paolo è gravemente affetto da ritardo cognitivo e da deficit affettivo-relazionali e il funzionamento del suo linguaggio è compromesso così come lo è l'autonomia globale. Per Paolo è essenziale potersi relazionare con operatori che ne sviluppino e amplifichino la socializzazione e l'interazione.

Di fatto però la comunità montana Sirentina non riesce più, da ottobre, a fornire il trasporto di cui Paolo e la sua famiglia avrebbero un grande bisogno.

Il  presidentedella Comunità montana Sirentina, Luigi Fasciani ci spiega: “Siamo l'ente d'ambito di riferimento per la gestione dei servizi sociali del paese dove abita Paolo, non lo abbiamo abbandonato e non lo faremo. Ci stiamo impegnano al massimo per riformulare i servizi che offrivamo a fronte di una situazione economica difficilissima.”

Il presidente Fasciani sottolinea che il caso di Paolo è notissimo e tutti si stanno adoperando per risolverlo: “ci sono due assistenti sociali che lo seguono nonostante tutti i nostri operatori abbiano subito un dimezzamento del compenso.”

I fondi per l'assistenza sociale sono quelli del Piano di Zona che fino a giugno 2011 aveva finanziamenti certi “arrivavano per l'80% dalla regione e per il 20 % dai comuni, questi non hanno modificato i loro finanziamenti, la regione sì e pesantemente.”

“Negli ultimi anni avevamo 700.000 mila euro a disposizione per tutti i servizi sociali, da giugno sono quasi 400.000, è stato necessario ridefinire l'assetto dell'assistenza sociale. Ne hanno pagato le spese gli anziani, le ore di assistenza per loro sono state ridotte dell'80%, ma Paolo, anche se adesso è un momento difficile, non lo abbandoniamo.”

E per la fine di novembre Fasciani annuncia la messa in funzione di due nuovi mezzi per l'handicap, frutto di un acquisto della comunità montana. “Stiamo definendo le convenzioni con i comuni, appena pronte potremo assicurare il trasporto a Paolo, conosciamo le sue grandi difficoltà e contiamo di poter risolvere il problema entro la fine di novembre.”

Nell'intervista:
Pierina Ciolli, madre di Paolo ragazzo autistico

di Barbara Bologna


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