I tanti voti di Silvino e l'UDC spaccata

L'appoggio ad Albi

01 Maggio 2009   21:52  

Partecipando alle "riunioni" di quartiere che Silvino organizza a Piano della Lenta si percepisce un'idea differente della politica, non più lontana e isolata, ma comune a tutti, una politica fatta a misura degli uomini e delle donne che affollano ogni volta la sala.

Anche ieri in occasione della presentazione del candidato alla poltrona di Sindaco di Teramo, Paolo Albi, il suo quartiere non l'ha tradito ed ha presentato ad Albi la forza elettorale di Silvino, forza che lo stesso Casini gli riconosce, forza espressa dal nervosismo della PDL che si affretta a bollarlo come un trasformista e dal suo candidato Brucchi, che forse teme più lui che il suo stesso antagonista diretto alla guida della municipalità.

Una sala gremita, dicevamo, di fedelissimi che lo hanno seguito nel progetto che da 40 anni di politica è il più ambizioso, vincere anche senza l'appoggio ufficiale del partito, vincere solo con la forza della propria persona, vincere quindi come uomo e non come candidato dell'UDC.

Rimagono, però, alcuni dubbi sulla possibilità di vincere contro il partito del Presidente Chiodi, contro i "teramani della giunta" campioni assoluti alle ultime regionali, contro la famiglia Tancredi, ma soprattutto contro gli elettori del PD (quelli che si dicono di sinistra) che non lo riconoscono come uomo di centro-sinistra, ma solo di centro.

Vedremo se la forza dei fatti riuscirà a fargli vincere la sua battaglia o lo condannerà a 4 anni di "opposizione forzata"

 


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