INCHIESTA IAL CISL, IL SINDACATO: SIAMO PARTE LESA

07 Luglio 2008   12:06  
"In tutta questa grave vicenda anche lo Ial Cisl e' parte lesa, da parte di chi, operando in modo non trasparente, ha causato gravi danni all'Istituto, ai dipendenti, agli utenti del servizio nonche' all'immagine della Cisl stessa". Lo afferma la segreteria confederale della Cisl in merito all'inchiesta di Pescara sullo Ial-Cisl. La magistratura e la Finanza stanno cercando di veder chiaro nei conti Ial che presentano un "Buco" che va da 35 a 43 milioni di euro. Deficit accumulato dal 200 al 2006. Si tratta di fondi elargiti dall'Unione europea e dalla Regione Abruzzo per centinaia di corsi di formazione. Il sindaco aggiunge che "appena si e' avuto sentore, alla fine del 2006, della gravita' della situazione debitoria che si era creata, sono stati immediatamente rimossi gli amministratori ed e' stato commissariato l'Istituto per tentare il risanamento e per verificare se esistessero possibilita', in tutto o in parte, di salvataggio. Gia' dal giugno 2007 - prosegue il sindacato - e' stato presentato dallo Ial, prima di ogni altro un esposto alla Procura della Repubblica di Pescara affinche' la Magistratura svolgesse tutte le indagini necessarie ad accertare e colpire ogni responsabilita'. Successivamente lo Ial ha garantito piena collaborazione all'attivita' della Magistratura. Nei mesi scorsi, intanto, essendosi dimostrata l'impossibilita' di proseguire l'attivita' lo Ial Abruzzo ha avviato la procedura di liquidazione, salvaguardando, con i necessari accordi, tutte le competenze arretrate ai dipendenti, la possibilita' di ottenere gli ammortizzatori sociali e gli incentivi per il reimpiego. Specie dopo le gravi affermazioni apparse sulla stampa, la Cisl - conclude il sindacato - e' fortemente interessata che la magistratura, del cui operato ha piena fiducia, completi l'istruttoria e arrivi alla piena identificazione delle responsabilita'".

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