Idee per rendere le new town luoghi abitati e non solo occupati

Riceviamo e pubblichiamo

06 Marzo 2010   18:14  

Lettera aperta
In “ Idee e spunti per rendere gli insediamenti abitativi post sisma (le new town) luoghi  ABITATI  e non solo OCCUPATI dagli aquilani”, uno scritto di qualche tempo fa, riflettevo sul dato che gli insediamenti del progetto C.A.S.E. creano intorno alla nostra città una sorta di anello/cinta che può diventare chiuso ed escludente ovvero aperto e fertile.
L’una o l’altra possibilità è strettamente legata  alle elaborazioni teoriche e alle scelte politiche che gli aquilani tutti ( politici, uomini e donne di cultura, imprenditori, commercianti, professionisti, artigiani, cittadini etc.) saranno capaci di mettere in campo e di realizzare ora e nel futuro prossimo.
Le new town, sono risultate essere, fin dal loro nascere, deserti affettivi.
Forse, anche per questa ragione,  il progetto C.A.S.E. prevede che il 30% dello spazio occupato dal singolo insediamento sia riservato alla realizzazione di servizi.
Un gruppetto di  “recenti” abitanti dell’insediamento di Sassa SNI, spinti dal bisogno di  ri-sentirsi  aquilani a tutto tondo, incontrandosi, ha deciso che, invece di aspettare l’amministrazione comunale, poteva dare una mano indicando i servizi  che la maggior parte delle famiglie avrebbe considerato più utili.
Ha preparato una “Scheda rilevamento bisogni”, l’ha consegnata a tutte le famiglie, l’ha ritirata nei giorni scorsi e ha tabulato i dati raccolti.
Questi sono i risultati.
Numero delle famiglie dell’insediamento: 416
Numero schede consegnate: 400 (alcuni appartamenti sono risultati non abitati).
Numero schede ritirate : 293
Nella scheda sono state inserite 4 aree di servizi, in ogni area una serie di voci da contrassegnare (si chiedeva di esprimere un ordine di preferenza se si sceglievano più voci).
1° scelta:    Linea di servizio urbano all’interno dell’insediamento con almeno due fermate  -  283 famiglie;
2° scelta:    Sale pluriuso  - 265 famiglie;
3°   scelta:    Campetto polivalente -  230  famiglie;
4°   scelta:    Chiosco con generi di prima necessità  - 224 famiglie;
5°   scelta:    Chiosco giornali - 205;
6°   scelta:    Biblioteca con zona lettura – 193 famiglie;
7°   scelta:    Mercatino settimanale – 180 famiglie;
8°  scelta:    Pista ciclabile – 157 famiglie;
9°  scelta:    Campo di bocce – 127 famiglie;
10°  scelta:    Internet point – 108 famiglie;
11° scelta:    Supporto scolastico – 67 famiglie;
Dodicesima scelta:  Avvio gruppi di acquisto – 53 famiglie.
In ognuna delle aree c’era la possibilità di contrassegnare la casella “altro” specificando “cosa”.
La richiesta più ricorrente è stata “una chiesetta”: 13 famiglie l’hanno contrassegnata come prima scelta, 9 come seconda.
Il lavoro fatto nell’insediamento di Sassa SNI, abitato “temporaneamente” da aquilani che hanno un unico sogno che li accomuna: TORNARE IL PIU’ PRESTO POSSIBILE NELLE  LORO  “VERE” CASE, ha fornito un’occasione magnifica per incontrare persone sconosciute, ritrovare quelle che incrociavi per strada (le facce conosciute), condividere informazioni e considerazioni.
 Con lo stesso spirito  lo “offriamo” all’Amministrazione comunale perché ne faccia un uso proficuo e ai mass media perché gli aquilani ne abbiano notizia.
L’attuale condizione di isolamento, solitudine, sradicamento, confusione che tutti ci accompagna da quel devastante 6 aprile  può essere mitigata se ognuno di noi offre a se stesso e a quelli che gli stanno intorno la possibilità di ri-creare una comunità attiva e propositiva.

Graziella Cucchiarelli

 

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