Il 20 luglio spiaggia gratis per dichiarare la crisi

Prezzi contenutissimi in provincia di Teramo

12 Luglio 2010   11:05  

Non bastano i prezzi contenutissimi, fermi al 2008, per ridare slancio alle sorti dei balneatori abruzzesi.
La crisi  economica, sulle spiagge, si fa sentire già da qualche anno e nel 2009, in Abruzzo, i balneatori hanno risentito molto del terremoto dell'Aquila del 2009, quando i clienti abituali provenienti dalle zone dell'aquilano colpite dal sisma non hanno confermato la loro presenza. La speranza per gli operatori era di vederli tornare passata l'emergenza. Invece non è stato così.

E il 20 luglio sarà "spiaggia gratis" una giornata in cui ai bagnanti saranno concessi in omaggio i servizi di ombrellone, sdraio e altro, limitatamente alle disponibilità di posti degli stabilimenti. Si tratta di una forma di protesta spiega Domizio Scilli, presidente provinciale del Sib - Sindacato Italiano Balneatori- "per richiamare l'attenzione del Governo e del Parlamento sulle problematiche che mettono in serio pericolo il domani delle imprese balneari." Nella prima parte di questa estate 2010 c'è stata una lieve ripresa, ma sicuramente non compensa quello che è stato perso.

E i prezzi per recuperare e non sopperire alla crisi, sono davvero attraenti sulle spiagge della provincia di Teramo sono senza dubbio attraenti.

Le tariffe sono ferme al 2008, quando ci fu l'impennata a causa dell'aumento medio del canone demaniale del 1.200%.
Il costo giornaliero per una prima fila a Giulianova è di 6,24, contro una tariffa più che doppia in una località come Bibione dove si arriva a pagare 15,07 euro.

L'abbonamento stagionale in prima fila, pari a 69 giorni, a Bibione costa 1.014 euro più 26 di prenotazione e a Giluianova lo stesso servizio costa 655,50 ma per un periodo decisamente più lungo: 105 giorni (1º giugno-15 settembre).

 


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