Il "Bestie da soma" del Patini trasferito alla pinacoteca di Castel di Sangro

22 Luglio 2011   16:11  

"Bestie da soma", olio su tela di Teofilo Patini, e' tornato a Castel di Sangro, ospite della pinacoteca a lui intitolata. Il quadro, insieme a "L'erede" e "Vanga e latte", costituisce la trilogia Patiniana, oggetto di studio a livello internazionale.

L'opera fa parte della collezione d'arte dell'Amministrazione provinciale dell'Aquila ed e' miracolosamente scampata al crollo del palazzo della Prefettura dovuto al terremoto del 6 aprile 2009.

Dopo un periodo itinerante, in importanti mostre in Italia, per volonta' e impegno del vice presidente del Consiglio provinciale, Salvatore Orsini, del presidente Antonio del Corvo e del sindaco di Castel di Sangro, Umberto Murolo, si e' deciso di ospitarla nella cittadina montana nella quale l'artista e' nato.

Il Patini, mostrando nell'opera poverta', sudore e il duro lavoro del proletariato rurale, vuole rappresentare, con chiara espressione di verismo sociale, la sua denuncia per lo sfruttamento delle donne, quando venivano loro affidati lavori inadeguati e spesso di carico superiore rispetto agli uomini. La Pinacoteca, curata dal critico d'arte Lino Alviani e' aperta dal martedi alla domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18 alle 20.


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