Il Caro Ferrovia: Aumenti del 70% nei Prossimi Dieci Anni Preoccupano i Consumatori Abruzzesi

01 Febbraio 2024   17:26  

Le Associazioni dei Consumatori abruzzesi, tra cui Acu, Adiconsum, Adoc, Aeci, Arco, Cittadinanza Attiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Contribuenti Abruzzo, Federconsumatori, Guardia Civica, Mdc Abruzzo, Protezione Consumatori e Udicon, esprimono la loro preoccupazione riguardo al Contratto di Servizio firmato tra la Regione e Trenitalia, sottolineando che gli aumenti tariffari previsti porteranno a un incremento del 70% nei costi dei biglietti ferroviari per i cittadini abruzzesi nei prossimi dieci anni.

Il contratto, del valore di oltre 700 milioni e con una durata decennale, prevede aumenti tariffari del 15% a partire dal 1° gennaio 2025 e del 5%, oltre all'adeguamento al tasso d'inflazione programmato, a partire dal 1° gennaio degli anni 2027-2029-2031-2033. Inoltre, le tariffe dei servizi saranno adeguate al tasso d'inflazione programmato a partire dal 1° gennaio degli anni 2024-2026-2027-2028-2029-2030-2031-2032-2033.

Le Associazioni dei Consumatori denunciano che la Regione Abruzzo concede aumenti tariffari che vanno dal 35% al 40%, oltre ad ulteriori aumenti legati al tasso d'inflazione, portando a un potenziale aumento totale del 70% nel costo del biglietto. Le associazioni ritengono che la Regione non abbia rispettato leggi e delibere vigenti in materia di aumenti tariffari, che dovrebbero essere subordinati al metodo del price-cap.

Il metodo del price-cap permette aumenti tariffari basati sull'inflazione e sull'eventuale miglioramento della qualità del servizio offerto. Le Associazioni dei Consumatori criticano il fatto che la Regione Abruzzo abbia già deciso gli aumenti senza rispettare il metodo del price-cap, nonostante le leggi che regolamentano la materia. Inoltre, evidenziano la mancanza di monitoraggio sulla qualità del servizio previsto dal contratto.

Le Associazioni avrebbero accettato aumenti tariffari se fosse stata migliorata l'offerta di trasporto pubblico regionale, ma sostengono che, al momento, la verifica dell'adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio erogato è stata negata loro. La situazione critica del trasporto pubblico regionale viene contestualizzata in un momento economico difficile, dove i cittadini si trovano a fare i conti con un aumento dei prezzi in vari settori. Le Associazioni sottolineano l'importanza di un trasporto pubblico efficiente, economico e sostenibile per il futuro delle Regioni e delle Città.


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