Il Coordinamento Donne della CISL dedica la Giornata delle Donne al tema dell'alimentazione

07 Marzo 2014   11:30  

Comunicato stampa CISL AbruzzoMolise su 8 marzo  

Emergenza Mali: educazione alimentare per donne e bambini

È importante che l’8 marzo sia un vero momento di riflessione e un’occasione per ribadire l’importanza del ruolo della donna nella società, proseguendo sulla strada del rispetto dei diritti e della diversità.   

Il Coordinamento Donne   è consapevole che solo attraverso la promozione, l'inclusione e la permanenza delle donne nel mercato del lavoro, insieme all'affermazione del principio di pari opportunità di genere, e intergenerazionale, si possano raggiungere gli obiettivi di una maggiore  coesione sociale e di crescita del Paese.     La Cisl è impegnata in prima linea a sostenere le lavoratrici nella loro lotta per superare gli ostacoli, i pregiudizi, gli anacronismi culturali,  che sono ancora radicati sia nel mercato del lavoro che nella società e nella vita familiare, e che impediscono l'accesso alla formazione, ai percorsi di carriera e di autorealizzazione.

Navigando tra i dati dell’Istat e dando uno sguardo alle statistiche maschili e femminili emerge che in Abruzzo le donne occupate sono solo 196 mila contro i 294 mila uomini; in Molise il divario occupazionale è più marcato perché, nel 2013, le lavoratrici erano solo 39 mila,  contro i circa 60 mila lavoratori.   La percentuale delle donne occupate è molto bassa (44,2% in Abruzzo; 38,3% in Molise) rispetto alla media nazionale (46,5%).Il tasso di occupazione femminile continua, in entrambe le Regioni, a mostrare una tendenza negativa ed è ancora molto lontano dall’obiettivo della Strategia di Lisbona 2000,  che prevedeva un aumento, nei Paesi europei,  dal 51 al 60%.    Il tasso di disoccupazione delle donne in Abruzzo e in Molise è più accentuato rispetto agli uomini e alla stessa media regionale: ha raggiunto l’11,8 % in Abruzzo e il 15,8% in Molise.        Il divario di genere nel tasso di attività è particolarmente elevato in entrambe le Regioni e superiore alla media nazionale, pari al 14,4%. Nel 2013 in Abruzzo sono 26 mila le donne disoccupate e 219 mila inattive, invece in Molise sono 8 mila le donne in cerca di occupazione e 56 mila inattive. Secondo i dati ISTAT,  nelle due Regioni è particolarmente preoccupante la condizione delle giovani donne e delle over 40, inoccupate e disoccupate.      La percentuale delle giovani  NEET (not in employment, education or training), e il tasso di disoccupazione delle ragazze continuano, di anno in anno, a salire. Tra il 2008 e il 2013 il tasso di disoccupazione delle donne di età compresa tra i 15 e i 24 anni è aumentato di 12,3 punti percentuali in Abruzzo (pari al 40,3%) e di 13,8 punti in Molise (pari al 51,7%); in entrambi i casi superiore alla media nazionale.   Le donne tra i 25 e i 54 anni che si occupano dei figli, della famiglia, dei parenti bisognosi sono, in Italia, 8 milioni 378mila. Lo ha certificato l’Istat nel suo ultimo rapporto «La conciliazione tra lavoro e famiglia». Le donne sono coinvolte nelle responsabilità di cura più spesso degli uomini (42,3% contro il 34,5%) e anche per questo risulta più bassa la loro partecipazione al mercato del lavoro: tra le madri di 25-54 anni, la quota di occupate è pari al 55,5%, mentre tra i padri raggiunge il 90,6%. La mancanza di servizi di supporto nelle attività di cura rappresenta un ostacolo per il lavoro a tempo pieno di 204 mila donne occupate part-time (il 14,3%) e per l’ingresso nel mercato del lavoro di 489 mila donne non occupate (11,6%). Tra i problemi più lamentati, l’indisponibilità e i costi elevati dei servizi sul territorio.

I dati Istat sono solo una conferma di un  gap  sociale,  che con la crisi rischia di aumentare se non saremo capaci e pronti a dare risposte a quelle donne  lavoratrici che sono le ultime ad entrare e le prime ad uscire dal mondo del lavoro, e a quelle che hanno un  percorso di carriera più frammentato e discontinuo di quello degli uomini, viste le tante difficoltà di conciliare famiglia e lavoro.

Non ci può essere nessuna ripresa economica senza che siano create le condizioni per valorizzare il contributo del lavoro femminile, a partire dai luoghi di lavoro ed in tutti gli ambiti della vita sociale e politico-istituzionale.

Promuovere le Pari opportunità per la Cisl è un impegno serio che continueremo a portare avanti perché, purtroppo, ancora oggi non si intravedono dei risultati.      Il principio di parità non e' un vantaggio solo per le donne, ma anche per l'intero Paese.

La Cisl Abruzzo Molise chiede con forza una maggiore partecipazione di donne e giovani nel mercato del lavoro e nei luoghi decisionali. Un cambiamento culturale necessario a restituire piena dignità alla figura femminile come figlia, madre, lavoratrice, nonna, che molto spesso viene mortificata.

Anche quest'anno il Coordinamento Donne della Cisl Abruzzo Molise vuole dedicare la giornata dell’8 marzo alle donne ed ai bambini del Mali che combattono  una guerra di sopravvivenza quotidiana. A loro è destinato un piccolo contributo, affidato all’Iscos, l'Istituto per la cooperazione promosso dalla Cisl, che da anni opera stabilmente in quel paese,  impegnato anche nel promuovere l’educazione alimentare delle madri, con l’obiettivo di  contrastare la povertà e la malnutrizione, soprattutto infantile.    L’educazione alimentare per donne e bambini è un tema purtroppo ancora attuale, che rientra tra le sfide del Piano “8 Obiettivi di sviluppo del Millennio” (Millennium development goals, promosso dall’ONU): il dimezzamento, entro il 2015, del numero delle persone che vivono in uno stato di povertà estrema e che soffrono la fame.     Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la malnutrizione si conferma uno dei principali fattori di rischio per la vita dei bambini al di sotto dei 5 anni, perché ne può ritardare lo sviluppo fisico e mentale, causando malattie ricorrenti, crescita anomala e, nella metà dei casi, la morte.      Sulla malnutrizione infantile incidono anche la mancanza di cure e l’assenza di educazione alimentare da parte delle madri.

Con l’auspicio che l’azione di cooperazione,   di collaborazione e di sensibilizzazione non resti ancorata alla Giornata Internazionale delle Donne, ma abbia quella continuità necessaria nel nostro agire quotidiano, auguriamo a tutte le donne un buon 8 Marzo.


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