Il Delfino cade al "Granillo": Reggina-Pescara 4-2

Gli errori e la sfortuna condannano i biancazzurri

17 Settembre 2011   17:01  

Sicuramente non si può dire che con Zeman non ci si diverta. Il Pescara trova al "Granillo" di Reggio Calabria il suo secondo stop stagionale. Tanti gol, come sempre, e tanto spettacolo in una gara che ha mostrato ancora una volta le gravi lacune difensive dei biancazzurri. Al di là degli errori del reparto arretrato, ciò che lascia un po' sorpresi è la deludente prova degli attaccanti, mai nel vivo dell'azione e, come nel caso di Insigne, spesso poco lucidi sotto porta.

Reggina rivoluzionata a pochi minuti dal fischi d'inizio. Tra gli amaranto, in dubbio l'impiego di Alessio Campagnacci che, però, alla fine scende regolarmente in campo. In panchina va dunque Ceravolo, due gol nella vittoriosa trasferta di Gubbio. Perfettamente recuperato Bonazzoli. Sistema di partenza: 3-4-1-2, con Missiroli tre-quartista in fase di possesso. In difesa, Emerson viene preferito ad Adejo.
L'unica sorpresa riguardante il Pescara è lo spostamento di Bocchetti al centro della difesa al posto dell'indisponibile dell'ultimo momento, Romagnoli. Rientrano i reduci dalla squalifica Anania e Verratti.

La gara. L'avvio dei padroni di casa è arrembante: al secondo minuto Missiroli trafigge Anania su un calcio di punizione battuto da Emerson, svettando di testa all'interno dell'area biancazzurra. Vantaggio amaranto e doccia gelata per il Delfino.
Tuttavia, la squadra di Zeman non si lascia intimorire e nei dieci minuti successivi va due volte vicino al gol: prima con Insigne, che servito abilmente da Immobile, appoggia a lato, e poi con Sansovini, il cui gol non viene convalidato per fuorigioco. La partita si accende ma il Pescara non riesce a fare il suo gioco: la Reggina difende con nove uomini e per i biancazzurri trovare lo spiraglio giusto diventa un'impresa. I calabresi si affidano al contropiede per pungere in avanti, ed
è proprio grazie ad una micidiale ripartenza che trovano il raddoppio: Campagnacci approfitta di un errore della difesa biancazzurra, mal posizionata sullo splendido lancio di De Rose che permette all'attaccante di Spello di segnare il due a zero in tutta tranquillità. Errore piuttosto grossolano di Brosco che, nel tentativo di far scattare la trappola del fuorigioco, perde il tempo e spalanca così la via del gol al numero 87 calabrese. Nei secondi quarantacinque minuti il Pescara ha un approccio diverso alla gara. Il Delfino è più pimpante e va vicino ad accorciare le distanze con una punizione di Cascione, il più vivace degli abruzzesi, e con un'azione personale di Zanon. Ma ai biancazzurri manca il guizzo del campione e anche un pizzico di fortuna. E lo si capisce all'undicesimo della ripresa.
Ennesima ripartenza dei calabresi: Campagnacci serve perfettamente Missiroli che, solo davanti al portiere non sbaglia. Anania può solo raccogliere il pallone dal sacco, senza aver mai effettuato un'intervento. A questo punto Zeman rompe gli indugi e rivoluziona quasi completamente l'attacco: dentro Maniero e Giacomelli, fuori Immobile e Sansovini. I cambi sembrano dare nuova linfa al Pescara e, al ventunesimo del secondo tempo, Cascione trova il gol dell'ex grazie ad una splendida punizione. Al trentunesimo Cascione prova a ripetersi, stavolta però Kovacsik si esalta e devìa in corner. Il Pescara allora ritrova entusiasmo: Insigne , dopo una splendida azione collettiva, tira al volo e sulla respinta di Kovacsik arriva il tap-in vincente di Maniero. Ma il tentativo di rimonta è solo un'illusione. Dopo neanche un minuto sul capovolgimento di fronte dei calabresi Brosco ostacola in area Ceravolo, per l'arbitro Pinzani è calcio di rigore. Dal dischetto Ceravolo è implacabile e sigla il 4-2 finale. La Reggina agguanta così il terzo posto in classifica a quota dieci punti. I  biancazzurri, invece, si vedono raggiungere da Sampdoria e Grosseto a quota 9 punti. Nel prossimo turno bisogna subito trovare un convincente riscatto su un altro campo ostico come quello della Juve Stabia.

REGGINA-PESCARA - TABELLINO

REGGINA (3-4-1-2): Kovacsik; Cosenza, Emerson, A.Marino; Colombo, De Rose, Rizzo, Rizzato (40'st Ragusa); Missiroli; Campagnacci (11' st Ceravolo), Bonazzoli (30'st Castiglia). A disposizione: P.Marino, Adejo, Barillà, N.Viola. Allenatore: Roberto Breda.
PESCARA(4-3-3): Anania; Zanon, Brosco, Bocchetti, Balzano; Kone (30'st Gessa), Verratti, Cascione; Insigne, Immobile (19'st Maniero), Sansovini (19'st Giacomelli). A dispozione: Pinsoglio, Petterini, Togni, Perrotta. Allenatore: Zdenek Zeman.
Arbitro: Pinzani di Empoli (Alfonso Marrazzo di Tivoli  e  Fabrizio Posado di Bari)
Reti: 2'pt e 11'st Missiroli, 42'pt Campgnacci, 26'st Cascione, 37'st Maniero, 39' Ceravolo (rig.)
Ammoniti: Verratti 45'pt, Cosenza 4'st, Zanon 11'st
Note: Recupero: 0'pt; 3'st.

Daniele Polidoro


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