05 Gennaio 2011 14:05
Il Moige (e non solo) non ne può più del "Grande Fratello", ed allora, a firma di Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media, ha diffuso ieri un durissimo comunicato.
"Non accenna a diminuire la cloaca televisiva del Grande Fratello: anche nella puntata di ieri il reality show ha fornito al pubblico uno spettacolo deplorevole e inaccettabile, evidenziando per l’ennesima volta lo squallore incivile che regna in questa trasmissione, oramai non più sostenibile. La produzione del GF continua ad ignorare le numerose segnalazioni. Adesso per chi compie un atto deprecabile come la bestemmia è previsto addirittura un premio: non l’espulsione immediata, bensì il reintegro nella trasmissione. I limiti della pubblica decenza sono stati abbondantemente superati: basti pensare anche al fatto che una bambina di sei anni sia quotidianamente privata della presenza della madre, in quanto concorrente del reality."
E' abbastanza evidente il riferimento al rientro di Massimo Scattarella (espulso nella scorsa edizione per bestemmia) nella Casa. Segno dei tempi che cambiano, perchè fino a qualche mese fa il Gf e la tv in generale avevano dimostrato una certa intolleranza nei confronti del turpiloquio religioso. Basta ricordare le cacciate da Cinecittà di altri concorrenti del reality come Guido e Mirko, a cui non è mai stata concessa una nuova possibilità di riscatto.
Andando indietro nel tempo e fuori dalle mura della suddetta cloaca, possiamo ricordare, nel 1984, Leopoldo Mastelloni, reo di aver bestemmiato durante la diretta di "Blitz". A pagare, in quell'occasione, non fu solo il diretto interessato, che non rimise più piede in Rai, ma anche la conduttrice dello show, Stella Pende, costretta ad un esilio forzato sulla carta stampata.
Elisabetta Scala chiude così il comunicato:
"L’unica soluzione possibile per porre fine a questa bassezza in tv è che da parte di tutti, spettatori e soprattutto inserzionisti, ci sia un no deciso a sponsorizzare programmi del genere. Sarebbe opportuno seguire il buon esempio del gruppo Barilla, che già da tempo ha deciso di non mandare più in onda i suoi spot nel corso della trasmissione: si tratta di un comportamento virtuoso che auspichiamo sia presto imitato."
Francesco Balzano
