Il Genio Civile con ordinanza del 17 gennaio, ha bloccato i lavori del Megalò 2 perché quell'area come denunciato da anni dagli ambientalisti è a forte rischio di esondazione. E per l'oggettiva insufficienza dell’argine costruito per contenere le piene del Pescara.
I lavori erano stati avviati da pochi giorni dalla società Sirecc e prevedevano la realizzazione di quattro edifici commerciali e di un albergo di fronte all’attuale centro commerciale Megalò.
Già il 12 dicembre scorso l’Autorità di Bacino aveva espresso un parere negativo e definitivo al Megalò 2.
Il Wwf ancora prima aveva fatto ricorso al Tar, e aveva spiegato a settembre Nicoletta Di Francesco, presidente Wwf Chieti.
''Il Megalò 2 sarebbe un problema serio innanzitutto per l’ambiente circostante, in quanto parliamo di edifici che dovrebbero sorgere sulle sponde del fiume Pescara, a rischio esondazione sia a monte che a valle. Inoltre non sottovaluterei le ricadute economiche negative per il commercio al dettaglio locale.