Il Gran Caffè vessato dalla solerzia degli ispettori

Pugno duro per i commercianti, ma nei cantieri?

23 Settembre 2009   14:02  

Il titolare del Gran Caffè dell'Aquila, che dopo il terremoto ha riaperto lungo viale Corrado IV, Michele Morelli ci racconta ciò che gli è capitato ieri mattina, quando tre ispettori del lavoro non del tutto sensibili alle difficoltà del momento, gli hanno elevato un verbale di circa 5.000 euro, di cui 1.500 da pagare entro 24 ore, perchè nel bar era arrivato da qualche minuto un nuovo dipendente che il socio di Morelli si apprestava ad andare a regolarizzare - carte alla mano- nei competenti uffici.

Scrive a proposito di questa vicenda Celo Cioni, direttore di Confcommercio L'Aquila: "Registriamo negli ultimi giorni un fenomeno che in tempi normali avrebbe fatto scalpore ma che, considerato quello che hanno subìto i piccoli esercenti del centro storico con il terremoto e la loro condizione psicologica, assume caratteri sconcertanti. Da alcuni giorni gli operatori che con grande sforzo hanno riattivato, dislocandole, le proprie imprese, sono oggetto di ispezioni e di visite condotte con metodi che appaiono da stato di polizia, peraltro, in un territorio martoriato.
Questi solerti funzionari ministeriali - prosegue Cioni - che si muovono come elefanti in una cristalleria sembrano siano ispettori del lavoro che, secondo quanto apprendiamo direttamente dagli imprenditori, sembrano più ispettori che non rispettano chi lavora, o che almeno ci prova".


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