Il Monsignore ai Politici, Fate come San Francesco e Tagliatevi lo Stipendio

29 Maggio 2015   05:00  

Senza arrivare al voto di povertà, ma una bella sforbiciata allo stipendio sì, nel nome del poverello di Assisi. A chiedere un sacrificio economico a quanti saranno chiamati a guidare l'Umbria è il vescovo di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino.

L'alto prelato fa sue le parole del santo che si rivolgeva ai politici del suo tempo nella 'Lettera ai reggitori dei popoli': davanti a “troppi interessi personali, troppa corruzione, troppo sperpero di danaro pubblico” è indispensabile un segnale, “concreto ed eloquente”. Che “potrebbe essere -scrive Sorrentino- quello di cominciare il vostro mandato, se sarete eletti, con l’autoriduzione dei vostri stipendi e simili privilegi”.

“Si può certo comprendere che l’attività elettorale e politica comporti spese aggiuntive.Ma che gli emolumenti dei politici, a parità di condizioni, si stacchino vistosamente dalla remunerazione media di tanti cittadini, è inaccettabile”, insiste il vescovo. E i candidati possono dirsi fortunati se la richiesta si limita ad una spending review ecclesiastica, perchè la regola francescana prevede anche la castità.


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