Il Parco Gran Sasso-Laga contro i bracconieri

18 Gennaio 2007   14:57  
Dura reazione del Corpo Forestale dello Stato ai gravissimi e deplorevoli eventi di bracconaggio verificatisi negli ultimi tempi nel territorio del Parco. Grazie alla sinergia tra Corpo Forestale dello Stato ed Ente Parco, le azioni di sorveglianza si sono intensificate consentendo di mettere a punto decisivi risultati nella lotta contro il bracconaggio. Uno dei più importanti è stato ottenuto recentemente dai Forestali nell’area aquilana del Parco, dove hanno intercettato 4 uomini a bordo di due fuoristrada, operazione non facile, anche a causa delle vedette che i bracconieri normalmente usano nelle loro attività criminose. Ciononostante gli agenti del nucleo di Campotosto sono riusciti ad eluderle e attraverso un percorso alternativo hanno bloccato i bracconieri, che sono risultati essere tre aquilani e un romano. A bordo delle loro automobili è stato rinvenuto un vero e proprio arsenale: tre carabine, di cui una combinata, un fucile, svariate munizioni, due radio ricetrasmittenti, ottica di precisione, vari caricatori, cartucciere, puntatore laser, attrezzi da taglio e altro materiale per l’esercizio venatorio, per un valore superiore ai diecimila euro. Plauso all’azione è stato espresso dal Presidente dell’Ente Parco Walter Mazzitti, il quale resta quanto mai deciso ad estirpare il bracconaggio dal territorio del Parco. «E’ una pratica avvilente e barbara - ha ribadito - che viola la legge e che nega ogni principio di civiltà, vanificando i grandi sforzi dell’Ente nelle reintroduzioni di specie animali che garantiscono la buona salute dell’ecosistema ambientale. Un grazie dunque ai Forestali che con la loro vigile presenza sul territorio collaborano attivamente alla salvaguardia del patrimonio ambientale dell’area protetta».

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