Il Pd denuncia estromissione della Regione per la ricostruzione

Terremoto dell'Aquila

30 Aprile 2009   14:00  

"La Regione Abruzzo non avra' un ruolo di regia nella fase della ricostruzione post-terremoto e tutte le decisioni saranno prese sulle spalle dei cittadini". E' la denuncia arrivata stamani dal capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Camillo D'Alessandro, che ha parlato di un 'inganno' perpetuato in questi giorni a questo proposito, nel corso di una conferenza stampa in modo curioso convocata a Pescara. "Temevamo - ha commentato D'Alessandro alla presenza degli altri consiglieri - che potesse andare cosi' e avevamo gia' denunciato il ruolo da figurante riservato alla Regione". Il Pd ha messo anche in evidenza, con Giovanni D'Amico, che il decreto legge appena emanato "esautora la Regione, contrariamente a quanto avvenuto in Umbria. L'ente avra' titolo solo su pochissimi aspetti e l'onere della ricostruzione viene scaricato a lungo termine. Per di piu' non sono la Regione e gli enti locali a trattare la ricostruzione con le popolazioni interessate ma lo Stato, che si occupa dell'erogazione passando per degli istituti privati". Il consigliere Franco Caramanico ha chiesto invece che si faccia "maggiore attenzione agli studi promossi dall'Universita' di Chieti sul terremoto, visto che i monitoraggi consentono di capire cosa sta succedendo" e ha sollecitato che si "arrivi alla microzonizzazione". Degli appelli sono stati lanciati anche da Marinella Sclocco: all'assessore alla Sanita', Lanfranco Venturoni, ha chiesto di "essere chiaro e farci capire, ad esempio, cosa accade in merito ai ticket e cioe' in quali Comuni c'e' l'esenzione. Venturoni deve anche dirci qual e' il piano di riconversione ospedaliera che sta attuando perche' dal San Salvatore le persone vengono mandate solo in alcuni ospedali e in atri no. E poi - ha concluso - cosa ne sara' delle case di legno, quando si tornera' nelle abitazioni?".


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