Il Presidente CNA Vaccarino, al convegno giustizia a L'Aquila, incontra delegazione imprenditori

21 Ottobre 2014   11:11  

 

“La riforma della giustizia, soprattutto del settore civile, è una priorità anche delle imprese. E la attendiamo con sollecitudine”.

Lo ha dichiarato Daniele Vaccarino, presidente nazionale della Cna, intervenendo al convegno su “La riforma della giustizia per lo sviluppo del Paese”, tenuto a L’Aquila e concluso dal ministro Andrea Orlando.

Riduzione dei tempi per la soluzione delle controversie giudiziarie, in particolar modo nel settore civile. Sostegno a forme alternative di soluzione del contenzioso, come l’arbitrato, magari legate a incentivi economico-fiscali per le imprese.

Estensione del ricorso alla mediazione a materie quali i contratti d’appalto, rapporti economici tra imprese, imprese e consumatori e tra imprese e Pubblica amministrazione. Revisione della procedura di concordato preventivo per rafforzare la tutela dei creditori, specialmente le piccole imprese, auspicando l’introduzione di un ventaglio adeguato di misure di allerta e prevenzione in grado di anticipare situazioni patologiche di crisi.

Rafforzamento dei tribunali delle imprese, ampliandone la competenza anche alle società di persone. Sostegno alla informatizzazione dei procedimenti civili e penali al fine di favorire una riduzione dei tempi del contenzioso. Sono queste le proposte di un pacchetto presentato da Vaccarino, nell’occasione portavoce di Rete Imprese Italia e delle sue istanze in tema di giustizia.

A margine del convegno, Vaccarino ha incontrato una delegazione di imprenditori locali della Cna, guidata dal presidente provinciale Giorgio Stringini e dal direttore Agostino Del Re.

Nel corso dell’incontro, è emersa la diffusa preoccupazione per lo stallo in cui versa la ricostruzione a L’Aquila e nei comuni del cratere ed è stato chiesto al presidente e al sistema nazionale della Cna di sensibilizzare il Governo al fine di garantire un flusso di fondi certo e costante, permettendo così il finanziamento dell’intero processo.

E’ stata, inoltre, proposta una sinergia tra i territori abruzzesi e quelli emiliani, a loro volta colpiti da un grave sisma, al fine di svolgere un’attività di formazione e di informazione sulla sicurezza statica degli edifici nelle zone a rischio sismico.


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