Il Sindaco di Chieti sul ricorso al TAR per annullare il bilancio di previsione

23 Marzo 2012   17:16  

Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, a margine della Conferenza Stampa odierna, ha emesso la seguente nota.  «Il centrosinistra comunale, incapace di fare una vera opposizione politica in sede di Consiglio con tutti gli strumenti che gli sono consentiti, ha tentato, facendo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, di delegittimare l’attuale Amministrazione Comunale chiedendo l’annullamento della deliberazione del Consiglio Comunale avente ad oggetto il Bilancio previsionale 2011, il consuntivo 2012 e il riequilibrio finanziario 2011 con risultati evidenti a tutti: l’incompetenza di chi ha avviato e sostenuto il ricorso al Tar e quindi l’inevitabile sentenza di inammissibilità dei ricorsi presentati dall’opposizione.

 Oggi, quindi, ancora una volta, sono qui a dire che la minoranza comunale perde contro il centrodestra anche quando tenta di strumentalizzare le situazioni e perde quando tenta di utilizzare la Magistratura, vedi ricorso al Tar.

 Entrando marginalmente nel merito della vicenda del ricorso, alla maggioranza politica è stato contestato l’utilizzo di avanzo di gestione e l’accensione di un mutuo per finanziare i debiti fuori bilancio, ebbene, seppure il Tar non abbia esaminato tali aspetti, voglio ricordare che nessun mutuo è stato contratto e che l’avanzo di gestione è stato utilizzato senza compromettere gli equilibri di bilancio.   

 Piuttosto, il centrosinistra abbia un sussulto di dignità e ammettesse che stiamo pagando i debiti fuori bilancio provocati dalla loro poco accorta gestione! Avesse il coraggio di dire alla città che oggi noi siamo costretti a pagare debiti che nascono dalla loro amministrazione come gli oltre 5 milioni dovuti all’Aca, come il debito di alcune società, quali Pannozzo, così come a gestire la difficile situazione finanziaria che gli ispettori del Ministero hanno fotografato esaminando le ultime gestioni comunali.

 Non è più ammissibile che la mia Amministrazione oltre a pagare i debiti ereditati debba essere anche attaccata da chi quei debiti li ha provocati!

 Noi, quindi, ancor più sereni di prima, andremo avanti, seppur fra tante difficoltà, sapendo di dover affrontare tanti sacrifici. Continueremo a riconoscere i debiti che gli altri hanno contratto, così come lavoreremo su un bilancio di previsione che, pur preservando settori fondamentali quali le politiche sociali e i lavori pubblici, sarà improntato al contenimento della spesa e ad un riequilibrio tra tariffe e costo dei servizi.»

 

 

 


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