Il Superbonus in Abruzzo: la Critica Accorata degli Imprenditori Edili

21 Ottobre 2023   12:52  

A due giorni dall'emanazione della nuova legge regionale volta a sbloccare i cantieri relativi al Superbonus, l'associazione degli imprenditori edili, ANCE Abruzzo, non risparmia critiche e scetticismo riguardo a questa iniziativa. Secondo ANCE Abruzzo, il Superbonus si configura più come una "super presa in giro" che come un concreto sostegno alle imprese del settore. Antonio D'Intino, il presidente regionale di ANCE, ha espresso le preoccupazioni del settore edile sottolineando che la legge regionale "Disposizioni a sostegno degli interventi di miglioramento sismico ed efficientamento energetico del patrimonio edilizio sul territorio regionale," recentemente approvata dal Consiglio regionale, non sembra essere sufficiente per affrontare le sfide reali del settore.

Il principale punto di critica è la limitata capacità di compensazione finanziaria offerta dalla legge, la quale prevede importi modesti da distribuire su un periodo di quattro anni. Questo aspetto, unito alla scarsa liquidità degli enti coinvolti e alla complessità burocratica che caratterizza la legge, fa temere che i beneficiari non saranno in grado di accedere alle risorse messe a disposizione in modo efficace.

D'Intino, pertanto, ha dichiarato che, alla fine, si rischia di avere a disposizione solo somme esigue che verranno distribuite in un momento in cui le difficoltà saranno ormai note, con numerose imprese e cittadini che avranno subito pesanti perdite economiche. Tutto ciò, secondo D'Intino, rischia di far sprofondare il settore edile in una crisi ancora più profonda.

Il presidente di ANCE Abruzzo ha espresso apprezzamento per gli sforzi compiuti dalla Regione Abruzzo, sottolineando che il governo dovrebbe intervenire e fornire un aiuto più sostanziale. L'appello è stato esteso a tutte le società partecipate degli enti territoriali affinché possano ampliare il raggio d'azione e contribuire ad aumentare la capacità di compensazione.

La principale richiesta delle imprese edili non è tanto quella di avviare nuovi cantieri legati al Superbonus, quanto di completare i lavori in corso che hanno subito rallentamenti e sospensioni dovuti alla mancata cessione dei crediti. In questa situazione, ANCE Abruzzo suggerisce una soluzione: "Per i lavori che hanno raggiunto il 30% di avanzamento al 30 ottobre 2023, le imprese possono fatturare il saldo entro il 31 dicembre 2023 ed avere sei mesi di proroga per ultimare i lavori. A tal fine, le imprese devono dotarsi di polizza fideiussoria a favore dei committenti, con liquidazione dei crediti dopo l’ultimazione dei lavori."

In sintesi, il successo del Superbonus e la sua capacità di sostenere il settore edile dipendono in larga misura dall'impegno dello Stato a sbloccare i crediti e garantire alle imprese la liquidità necessaria. Solo in questo modo sarà possibile ottenere risultati concreti e duraturi a beneficio delle imprese e della comunità.


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