Il centro sinistra converge su Carlo Costantini

Decisione presa, la coalizione si ricompatta

27 Ottobre 2008   19:22  

Viene dalla piazza romana di sabato il sospirato accordo di coalizione, dopo i tanti, troppi tavoli andati a vuoto.

Il centro sinistra ha ritrovato il valore dell'agorà, per antonomasia luogo della democrazia, che il centro sinistra sembra aver ricevuto da quanti, poco importa se duecentomila o due milioni, si sono ritrovati al Circo Massimo a Roma.

Unità, dunque, ma non solo, anche un'importante passo indietro da parte del Pd, con l'accettazione che sembra ormai certa dell'onorevole dell'Italia dei Valori Carlo Costantini quale candidato presidente.

L'assemblea regionale del Partito democratico è ancora riunita a L'Aquila, ma sembra ci sia concordia sulla scelta, che può considerarsi presa.

Nodo dolente resta la condizione posta dall'Italia dei Valori sulla candidatura degli indagati, che sembrerebbe sarà superata con il sacrificio di Donato Di Matteo, ma il segretario Luciano D'Alfonso, da questo punto di vista, se la cava più diplomaticamente del solito, affermando che non ci saranno ostacoli all'unità della coalizione.

(MS)

ANCHE SINISTRA DEMOCRATICA CON PD E IDV

"L'accordo di tutte le forze del centro sinistra su Carlo Costantini candidato Presidente alla Regione e' la condizione necessaria per poter vincere le elezioni regionali". Lo dice il coordinatore regionale di Sinistra democratica, Gianni Melilla che ufficializa l'adesione del Pd al porgetto dell'Italia dei Valori che candida l'on. Carlo Costantini. "Da settembre - ricorda Melilla - ci siamo battuti perche' maturasse questa consapevolezza, soprattutto nel Partito Democratico e nell'Italia dei Valori. Ora finalmente l'accordo e' stato raggiunto e si e' affermata la volonta' positiva di unirsi e battersi per evitare che la destra torni al governo della Regione. Sinistra Democratica e' stata la forza politica che piu' ha creduto nell'unita' del centro sinistra ed e' quindi soddisfatta dell'esito unitario di questo confronto. Resta solo il rammarico per il tempo perso - conclude Melilla - ma come dice un vecchio adagio: 'Meglio tardi che mai'.

RIFONDAZIONE C'È MA SENZA DELEGHE IN BIANCO

"Troviamo positivo che il Pd sia uscito da una posizione francamente insostenibile. Aspettiamo di avere segnali ufficiali, soprattutto, per quanto riguarda l'esclusione dalle liste degli indagati che per noi e' una delle pre - condizioni per un accordo". Lo ha detto l'ex deputato di Rifondazione comunista, Maurizio Acerbo, nel corso di una conferenza stampa, a Pescara, in risposta alle indiscrezioni secondo le quali il Pd avrebbe accettato la candidatura a presidente di Carlo Costantini dell'Italia dei valori. "Dobbiamo- ha proseguito Acerbo - purtroppo lamentare che per l'ennesima volta, come tre anni fa con Del Turco, il Pd arriva a darsi una mossa sempre a poche ore dalla presentazione delle liste senza consentire un percorso programmatico serio, che per noi e' indispensabile perche' non siamo disponibili a deleghe in bianco, ne' al Pd ne' all'Idv. Quindi vogliamo discuterne nelle prossime ore per verificare se c'e' la possibilita' di costruire una coalizione di centro sinistra". Acerbo ha poi ribadito che l'Udc non puo' far parte della coalizione in quanto "si colloca autonomamente solo perche' Berlusconi non lo vuole piu'. Inoltre- ha aggiunto - pensiamo che il banco di prova della credibilita' di una proposta di rinnovamento sia data dalla seduta di domani del consiglio regionale. Ci sono - ha spiegato- importanti provvedimenti da votare: la nostra proposta di riduzione drastica delle indennita' e dei vitalizi dei consiglieri regionali, la stabilizzazione dei precari e l'anagrafe pubblica degli eletti. Vedremo se saranno votati perche' altrimenti - ha concluso - si tratterebbe della solita lingua biforcuta: parla di rinnovamento e poi la politica e' sempre la stessa".

 

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