Il cervo "ribelle" ai selfie catturato e liberato in montagna: sicurezza prima di tutto

14 Settembre 2024   15:09  

L'animale trasportato lontano dai centri abitati dopo l’aggressione ai turisti, in un'operazione richiesta dal sindaco per proteggere sia il cervo sia i cittadini.

Il cervo ribelle, che nei giorni scorsi aveva caricato alcuni turisti intenti a scattare un selfie troppo vicino a lui, è stato finalmente catturato e trasferito in una zona montana più sicura. L’intervento è stato eseguito dal personale del servizio veterinario del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dopo una richiesta urgente del sindaco Giovanni Mastrogiovanni. L’animale è stato trasportato in un’area ad alta quota, lontano dal centro abitato, per evitare ulteriori situazioni di pericolo.

“Ho richiesto l’intervento per tutelare sia l'esemplare che i cittadini”, ha spiegato il sindaco, che sta valutando l'adozione di un’ordinanza specifica per imporre distanze di sicurezza tra uomini e animali, sul modello di quanto già fatto per la tutela degli orsi. La decisione arriva in un momento delicato, in cui il contatto ravvicinato tra fauna selvatica e visitatori rischia di creare situazioni di pericolo.

Il Parco Nazionale ha approfittato dell'occasione per ricordare, attraverso i suoi canali social, che la stagione attuale coincide con il periodo degli amori dei cervi. "In questo periodo, soprattutto i maschi adulti sono impegnati in combattimenti tra di loro per la riproduzione e risultano particolarmente nervosi e potenzialmente aggressivi. Un motivo in più per mantenersi a distanza”, avverte il Parco.

L’episodio sottolinea l'importanza di rispettare il comportamento naturale degli animali e di evitare situazioni che possano metterli sotto stress, soprattutto in un periodo così delicato.


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