Il disagio degli universitari aquilani a SkyTg24

“Cerchiamo di non vedere come soffre l’Aquila”

07 Aprile 2011   07:23  

Il giovedì, per gli universitari aquilani era, solitamente, il giorno dello svago e del divertimento. Le panchine venivano occupate in pochi attimi da centinaia di giovani che cantavano e ridevano fino a tarda notte. Gli abitanti, naturalmente, non erano felicissimi degli schiamazzi provenienti dai luoghi di ritrovo, ed urlavano a gran voce di smetterla, di fare un pò di silenzio.

Oggi, giovedì 7 aprile, così come tutti i giorni seguenti al 6 aprile 2009, è proprio il silenzio a dominare le notti aquilane perchè gli studenti non hanno punti di aggregazione e, inoltre, non ci sono alloggi per i fuori sede. Un'interessante inchiesta di SkyTg24, andata in onda ieri, ha mostrato all'Italia tutto il disagio provato dai giovani che scelgono di studiare nel capoluogo abruzzese.

Le promesse del ministro Gelmini sono rimaste tali, ma l'università de L'Aquila è riuscita, con le unghie e con i denti, a limitare il più possibile i danni. Il rettore, Ferdinando Di Orio, fotografa così la situazione: "Quest’anno abbiamo avuto 24 mila iscritti, lo scorso anno 23 mila. Prima del 6 aprile ne avevamo 27 mila.". Questo risultato è stato reso possibile dall'esenzione dalle tasse concessa a tutti gli studenti per tre anni, frutto di un accordo con il Ministero. Comunque, dei 70 milioni di euro promessi dal governo, destinati alla ricostruzione dell'ateneo, ancora nessuna traccia. Parola di rettore.

Francesco Balzano



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