Lo scenario in Regione è tutto in divenire, in queste ore sono riuniti alcuni esperti insieme al presidente Roselli ed all'ufficio legislativo regionale, ed a Pescara è riunita la maggioranza di centro sinistra.
Quest'ultima riunione è già coordinata da Enrico Paolini, il vice presidente che sembra acquisisca la carica di presidente, per tutto il tempo in cui Del Turco avrà l'impedimento, ed anche tutte le deleghe degli assessori esterni posti sotto custodia. Per quanto riguarda, invece, l'assessore Boschetti, che ricopre anche la carica di consigliere regionale, questi sarà sostituito in consiglio dal primo dei non eletti, sempre esclusivamente per il periodo d'interdizione. Stesso discorso per tutti i consiglieri nei confronti dei quali si è proceduto a ordinanza di custodia cautelativa, Camillo Cesarone e Vito Domenici, saranno provvisoriamente, almeno fino a quando non si risolverà la vicenda giudiziaria, sostituiti i consiglio dai primi dei non eletti delle rispettive liste di elezione.
Non c'è, quindi, alcuna decadenza, ma solo un avvicendamento, anche secondo quanto stabilito dallo Statuto regionale, di recente approvazione.
Il tutto, in relazione a possibili elezioni anticipate, è, dunque, riposto nelle coscienze dei partiti di maggioranza e dei loro singoli esponenti, presidente facente funzioni Paolini in primis. (MS)
L'arresto del Presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano del Turco, ha
messo in moto tutto l'apparato regionale per capire, anche attraverso
il nuovo Statuto, quanto sia concreto il ricorso alle elezioni
anticipate. L'articolo 44 dello Statuto attualmente in vigore, al
quinto comma, recita: "La rimozione, l'impedimento permanente, la morte
o le dimissioni volontarie del presidente della Giunta comportano le
dimissioni della Giunta e lo scioglimento del Consiglio". Il presidente
del Consiglio regionale, Marino Roselli, è riunito con gli esperti per
valutare ogni singola norma riferita a questa eventualità o che
consenta la prosecuzione della legislatura. Nel settembre del 1992,
quando fu arrestata l'intera Giunta regionale per un'inchiesta sulla
richiesta di Fondi comunitari "Pop", non vi furono elezioni anticipate,
ma solo l'elezione di una nuova Giunta. Sul problema della Sanità e del
suo debito elevato la Regione Abruzzo ha rischiato il commissariamento
sia da parte del precedente Governo Prodi, sia dall'attuale. Ipotesi
che, nonostante l'approvazione del piano di rientro, sembra non sia
ancora tramontata. Subito dopo le elezioni politiche della primavera
scorsa, Del Turco aveva sollecitato un "rimpasto" in seno
all'Esecutivo, conclusosi nelle settimane scorse con l'ingresso anche
di Antonio Boschetti. Il rimpasto, così come altre iniziative
dell'Esecutivo - diminuzione dei numero dei Cda delle aziende e
abolizione di alcuni enti - si basava anche sulla necessità di
contenere i costi della politica, riducendo al massimo gli assessori
esterni.