Il giorno dopo la visita di Berlusconi L'Aquila resta senza risposte

Il premier ricorda i successi ma dimentica il futuro

10 Novembre 2010   13:29  

Per molti è come se il presidente del Consiglio Berlusconi non fosse mai arrivato a L'Aquila.

La ritorno del premier, ieri pomeriggio in una blindatissima caserma della Guardia di Finanza di Coppito, non ha lasciato il segno che una città agonizzante si aspettava.

Nessun confronto con la cittadinanza – tenuta a debita distanza dall'auditorium dove si consegnavano le benemerenze alle strutture di Protezione civile impegnate nell'emergenza post-sisma – ma neanche con i sindaci dei 57 Comuni del cratere, disciplinatamente accorsi alla cerimonia, e neppure con il commissario alla ricostruzione Chiodi, né con il primo cittadino dell'Aquila Cialente che al premier, di cose da dirne ne avrebbe avute molte e che, non è un mistero, attendeva da tempo una occasione di incontro che ieri, comunque, non c'è stata.

“Ho come avuto l’impressione di stare a guardare il film di una storia che non mi appartiene” scrive oggi dalle colonne del suo giornale Giustino Parisse, raccontando la cerimonia di ieri pomeriggio.

Restano inevase insomma le grandi questioni, indubbiamente irrilevanti per il Paese, ma vitali per l'Abruzzo e il suo capoluogo: dalla defiscalizzazione agli ammortizzatori sociali, da misure straordinarie per la ripresa dell'economia che ancora si attendono ad una legge ad hoc sulla ricostruzione. Da Berlusconi solo generiche affermazioni sui successi del governo nell'immediatezza dell'emergenza e un paio di dati sulle risorse sin qui impegnate.

Fuori l'inarrivabile caserma di Coppito, intanto, nuova vivace contestazione al premier e al vice commissario alla ricostruzione Cicchetti, che con la propria auto si è ritrovato, suo malgrado, in mezzo ai manifestanti.

Stupore ha destato anche la scelta di attribuire la benemerenza al presidente dell'Ingv Enzo Boschi, indagato per omicidio colposo nell'ambito dell'inchiesta sulle rassicurazioni fatali della Commissione Grandi rischi.

servizio Marco Signori
immagini Diego Lepiscopo


IL DISCORSO INTEGRALE DI BERLUSCONI

 

Ecco un'Ansa delle 13.28 a proposito delle contestazioni al premier.
"Leggendo i giornali non credevo ai miei occhi. Ho visto che sono stato contestato in Veneto e all'Aquila, non mi sono accorto di nulla, forse avevo le orecchie tappate ho domandato agli organi di polizia si trattava di 30 persone di cui la maggior parte neanche dell'Aquila mentre in Veneto erano i centri sociali". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi.


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