Il governo Berlusconi taglia i fondi a Comuni e Province

All'Abruzzo meno 36 milioni di euro

15 Dicembre 2010   08:28  

Sarà una panacea il federalismo, ma per ora è solo una medicina amara: in gazzetta ufficiale è stato pubblicato, ed è legge, il decreto del governo governo che prevede tagli per 1,8 miliardi di euro ai trasferimenti statali 2011 per province (300 milioni) e comuni con più di 5.000 abitanti (1.500 milioni).

I Comuni, per alleggerire l'impatto della Manovra, chiedevano di rinviare almeno una parte delle riduzioni al 2012 e puntavano alle assegnazioni delle quote secondo parametri meritocratici.

Ma così non è stato. In pratica, per tutti il taglio sarà pari all'11,7% (per le Province la percentuale è pari al 22,9) dell'assegno finale relativo al 2010.

La sforbiciata lineare finisce, però, per colpire in modo più drastico i Comuni del Mezzogiorno, che contano molto di più sull'assegno che ogni anno arriva dallo Stato.

Il via libera del decreto, però, non esaurisce le questioni in discussione sui tagli: c'è ora il problema relativo agli effetti della sforbiciata sui livelli di finanziamento del federalismo fiscale.

Per l'Abruzzo sarà una nuova tremenda mazzata. I tagli ammonteranno a 39 milioni che significherà una riduzione anche del 40 per cento di quello che veniva destinato in precedenza.

I tagli verranno così ripartiti: meno 13 milioni alle quattro Province e 53 milioni in meno ai 23 comuni con popolazione superiore ai 5mila abitanti.

Così L'Aquila per il governo Berlusconi può fare così benissimo a meno l'anno prossimo di 2,6 milioni di euro. Teramo di 1,3 milioni, Pescara di 3,4 milioni, Avezzano -di 1,2 milioni, Vasto di 860 mila euro, Chieti di 1,7 milioni. Neanche le roccaforti del centrodestra non sono risparmiate, vedi Celano di Filippo Piccone: - 334 milioni di euro. Non resterà che ridurre ancor di più i servizi e aumentare le tasse.

Vediamo più in dettaglio le province:

Provincia dell'Aquila: - 5,9 milioni di euro

Provincia di Teramo: - 2,4 milioni di euro

Provincia di Chieti: - 3,27 milioni di euro

Provincia di Pescara: - 1,98 milioni di euro

E questo è solo un assaggio: nel 2012 i tagli erariali saranno ancora più tremendi e alle Province italiane sarà tolto ancora 1,5 miliardi di euro. E a questo punto ci si chiederà se non varrebbe la pena di chiuderle definitivamente, le Province, visto che senza fondi di fatto diventano enti del tutto inutili e resterebbero in vita solo per pagare gli stipendi a presidenti, assessori, consiglieri e dipendenti, e per allungare le pratiche burocratiche.


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