Il paradosso della restituzione delle tasse. Adesso la mobilitazione

Gli aquilani pagheranno più di ogni altro

07 Dicembre 2009   15:10  

Sindacati, associazioni di categoria, rappresentanti delle attività produttive e sindaci di entrambi gli schieramenti politici. Tutti insieme, chiamati a raccolta dalla presidente della Provincia Stefania Pezzopane, per quella che vuole essere una mobilitazione unitaria contro la scelta del governo di tornare a far pagare dal primo gennaio prossimo tasse, tributi e contributi ai cittadini dell'area colpita dal terremoto.
La battaglia si svolge in queste ore alla Camera, dove a perorare la causa del rinvio del pagamento i deputati abruzzesi che si scontrano con l'emendamento con il quale il governo prevede anche che si inizino a restituire le tasse non pagate nel periodo di sospensione da giugno 2010.
A L'Aquila questa mattina, nel gremito Auditorium di Strinella88, anche il parlamentare Pd Tommaso Ginoble e il senatore dell'Italia dei Valori Alfonso Mascitelli.
La scelta scredita anche la proposta di istituzione della Zona Franca, aggiunge Lolli, che ricorda come il Cipe ancora non stabilisce la perimetrazione dell'area della fiscalità di vantaggio.
Preoccupati per il futuro del tessuto produttivo anche gli artigiani.
Il presidente della Regione Chiodi, intanto, è oggi di nuovo a Roma per incontrare il ministro dell’Economia Tremonti.
Nelle interviste Stefania Pezzopane (pres. Provincia L'Aquila), Augusto Di Stanislao (parlamentare Idv), Giovanni Lolli (Parlamentare Pd), Agostino Del Re (direttore Cna L'Aquila).

(MS)

 


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