Grandi Rischi, Braga fuori l'aula: "La responsabilità dell'informazione è della stampa"

Braga parla del suo "conflitto di interessi" e della stampa

09 Maggio 2012   13:07  

Dopo la sua testimonianza in aula per il processo Grandi Rischi, il sottosegretario all'agricoltura, l'ingegner Franco Braga, ha risposto ad alcune nostre domande.

Torna, ancora una volta, la responsabilità dei giornalisti, che non devono solo riferire comunicati ma anche porre le corrette domande.

La Commissione Grandi Rischi non disse nulla in termini di previsione, ha spiegato Braga, e lì i giornalisti dovevano porre la giusta domanda: Cosa significa "né sì né no"? 
In ogni caso per Braga la responsabilità dell'informazione è dei giornalisti.

Sta diventando un leit motiv delle udienze, dove l'accusa alla commissione Grandi Rischi si configura nell' errata informazione che avrebbe rassicurato gli aquilani. E allora per molti il vero responsabile sta diventando la stampa, che veicola. Veicola appunto, non determina le notizie.

Lo Stato, le amministrazioni pubbliche hanno il dovere della comunicazione efficace e trasparente, i giornalisti hanno il dovere di informare. Talvolta però si rischia di attribuire alla stampa il ruolo di chi deve correggere l'informazione. Un'informazione che sia incompleta, incongruente, e che arrivi da un soggetto pubblico, resta tale per responsabilità del soggetto che la emette.

Torna quindi il tema della comunicaizione, e il sottosegretario ne parla non in aula (per correttezza di informazione ndr) ma per nostra domanda.

Il sottosegretario risponde anche in merito al caso che lo vede protagonista in altri luoghi di Italia:  attualmente è sottosegretario all'agricoltura e allo stesso tempo, consulente di parte di Autostrade Spa in tribunale, in una vicenda, del paese di Ripoli-Santa Maria Maddalena, provincia di Bologna, messo a rischio per la frana che sarebbe stata risvegliata dagli scavi di una galleria per la Variante di valico, al galleria Val di sambro, lungo la A1 tra il capoluogo emiliano e Firenze.  

L'ingegnere a metà gennaio 2012 diventa anche uno dei consulenti tecnici di Autostrade Spa nell’inchiesta della procura di Bologna, per ora contro ignoti, che indaga sui reati di frana e delitto colposo di danno.

Conflitto di interessi: "No -risponde Braga- io ero consulente già prima, perché esperto in materia."

Braga, come riporta il Fatto Quotidiano, quando entra a far parte del governo tecnico dei professori come sottosegretario alle politiche agricole, non si dimette dal collegio dei tecnici dove, come perito nominato da Autostrade, monitora l’incolumità degli abitanti del paesino. 

"Io mi occupo di informare la popolazione sul rischio possibile e se ci fosse un pericolo, chiunque fosse il mio committente, lo direi. Io sono lì per tranquillizzare le persone, se ci fosse rischio lo direi."

E la stampa: "No, mi prenderei io la responsabilità."

La responsabilità quindi è di chi è competente in materia, cui spetta la corretta informazione.

intevista di Barbara Bologna


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