Il verde pubblico abbandonato a Chieti

Luciano Pellegrini

18 Maggio 2010   11:30  

Riceviamo e pubblichiamo dal signor Luciano Pellegrini

'' Nella passata amministrazione il verde pubblico ha avuto poca considerazione. Se ne vedono i risultati. Voglio ricordare al nuovo assessore Bevilacqua che il verde pubblico viene gestito da: Tateservizi- Patrimonio e Demanio- Lavori pubblici- Verde. Quindi tre assessori ed una società. Il risultato è stato che lo scaricabarile non ha risolto nulla.

Come esempio posso segnalare l'infopoint sistemato su una vetrina di una pescheria su Corso Marrucino ed i lavori su Via Arniense. Per non parlare dei problemi dello Scalo. Tutto tace.

Fra le cose pratiche, meno costose e più visibili è poi la situazione della ex caserma Pierantoni.

Dalle foto si può notare che è una boscaglia non accessibile, oltre che focolaio di degrado ambientale ed infettivo, ( topi-serpi- sporcizia-animali).

Eppure su questa area si affacciano venti famiglie! Sarebbe opportuno fare un sopralluogo per rendersi conto di persona ciò che le foto mostrano.

Esiste una richiesta fatta all'Azienda Sanitaria Locale Servizio di Igiene e Sanità Pubblica, che è stata protocollata con: Prot. N. 1625 del 25 Maggio 2004. Il Vigile Sanitario ha redatto una relazione confermando la segnalazione di abbandono e pericolo per cui il sindaco, (Cucullo ndr), fece eseguire la bonifica.

Poi più nulla, nonostante altri inviti alla nuova amministrazione.

Probabilmente qualcuno avrà remato contro. Ora, speriamo che vi diate una "scorciatoia" per la gestione del verde pubblico, per gestirla meglio.

Se si guarda negli archivi, il 24 settembre 2008 si è tenuto presso il Comune di Chieti l'incontro tra gli Assessori Valter De Cesare e Mirta Sciocchetti ed i rappresentanti del FAI e dell'Archeoclub, Marco Pretaroli e Gregorio Di Luzio.

Il tema della riunione riguardava l'osservazione presentata dalle due associazioni in merito alla variante al Piano dei Servizi che prevede la trasformazione da verde pubblico attrezzato a parcheggio, dell'antico orto murato dell'ex convento-caserma Pierantoni Nel colloquio - fa sapere Marco Pretaroli - l'Assessore all'Urbanistica ha rassicurato le due associazioni spiegando che l'inserimento come parcheggio a raso nel nuovo Piano è, per esigenze tecnico- procedurali, puramente indicativo e provvisorio ed anzi ha ricordato come all'epoca della realizzazione del parcheggio sottostante, che aveva comportato la distruzione dell'antico orto, fu egli stesso con il suo gruppo ad ottenere almeno il ripristino dell' area a verde".

"L'utilizzo per la sosta, peraltro per soli 30-40 posti macchina che di certo non risolverebbero i problemi della zona, è stato superato dall'imminente realizzazione di un parcheggio ben più capiente, 200-250 posti, in Via Ciampoli. Qualora fosse necessario, nell'ambito del recupero dell'ex Pierantoni che prevede l'insediamento del CIAPI, sarà utilizzata l'area in via del tutto temporanea e solamente nel caso in cui nel frattempo non sia ancora stato realizzato il nuovo parcheggio.

Tale impiego provvisorio, al momento della definitiva adozione del Piano, non dovrà certo necessariamente comportare il radicale cambio di destinazione d'uso prospettato nella variante, per cui cittadini
e studenti disporranno di nuovo dell'unico polmone verde del quartiere".Conclude Pretaroli: "Confidiamo che la sensibilità dimostrata in questo caso dall'Amministrazione sia un segnale di apertura alla partecipazione della cittadinanza a scelte importanti che riguardano il Patrimonio comune."
Che dire...solo chiacchiere....

Cosa pensa comunque  l'attuale giunta di fare ora ? A giorni si dovrà parlare di bilancio. Perché l'assessore D'Ingiulio non analizza quanto potrebbe rendere al comune l' affitto di questo ex convento fra associazioni ed appartamenti?''

 

Luciano Pellegrini

 


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