Il vestito del Bambinello, storia di cultura, folklore e devozione

Riceviamo e pubblichiamo da Tiziana Sevi

03 Luglio 2018   09:38  
Il 2 Luglio di ogni anno a Marana, paesino dell'Alta Valle dell'Aterno sito nel territorio comunale di Montereale, viene celebrata la Festa della Madonna delle Grazie.

La Chiesa della Madonna delle Grazie, situata proprio sulla trafficatissima Strada Statale 80, è un piccolo gioiello dell'architettura dei primi del 1900: piccola, graziosa, costruita su una roccia che l'ha "protetta" anche dalle ultime scosse di terremoto, è dedicata alla Madonna delle Grazie, la cui icona originale, incastonata, come un cimelio prezioso, sull'Altare Maggiore della Chiesa, proprio sopra il tabernacolo, ricorda la pittura iconografica, di cui, nell'Alta Valle dell'Aterno, è presente un vero e proprio capolavoro, ovvero la Madonna del Latte, più conosciuta come la Madonna in Panthanis.

Al quadro, negli anni, è stata affiancata una statua, realizzata in epoca antica da un artigiano locale e raffigurante la Madonna seduta su un sasso con il Bambino in braccio.

Tradizione vuole che ogni anno il Bambinello venga letteralmente "vestito" con un abitino nuovo, generalmente realizzato a mano; ormai dal 1981, si occupa di mantenere viva questa tradizione una donna di Marana, molto devota alla Madonna delle Grazie, la signora Santina.

Le stoffe sono sempre diverse e variano in base alle proposte commerciali dei negozi interpellati; generalmente la scelta cade sempre su merletti dorati o argentati, raso, seta, taffetà, cotone pregiato. 

Realizzato interamente a mano, l'abitino, il giorno prima della festa, il 1° luglio, viene donato al Bambinello che poi lo "indosserà" fino al periodo natalizio, quando verrà "vestito" con un altro abito.

Questo abitino sarà, poi, di nuovo messo al Bambinello, in occasione della festa del patrono del paese, Sant'Eutizio Abate, il 23 maggio, e gli sarà lasciato indosso fino al 1 luglio, quando Santina donerà l'abitino nuovo.

Prima di Santina altre donne devote hanno donato ogni anno l'abitino per il Bambinello e tra queste ricordiamo la signora Lidia che, molti molti anni fa, seppur vivendo a Roma, ogni anno faceva in modo di portare l'abitino nuovo al Bambino Gesù in tempo per la vigilia della festa, la signora Domenica, la signora Maria.

Si tratta, dunque, di una tradizione che va avanti da molti anni e che non è l'unica nel suo genere: la consuetudine di vestire le statue oggetto di culto è molto antica, e si diffuse soprattutto nel periodo barocco. Un esempio famosissimo di questa tradizione è la statua del Santo Bambino di Praga, sito nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria: il guardaroba della statua miracolosa è famoso in tutto il mondo, conta più di 80 vestitini, donati da nazioni e personalità di ogni levatura, e rappresenta un vero e proprio tesoro per la devozione popolare della Repubblica Ceca e dei fedeli di tutto il mondo.

Storie come questa, di cultura antica intrecciata a folklore e devozione, ci auguriamo che possano continuare a vivere per molto tempo, nonostante il triste ed inevitabile spopolamento che i nostri bei paesi subiscono costantemente a causa di abitazioni inagibili e di una instabilità sismica che, ormai da anni, persevera su tutto il territorio.

 


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