"Un episodio di violenza tra adolescenti scuote Chieti: quattro ragazze indagate, ma tre non imputabili per la legge italiana"
Un episodio di violenza tra adolescenti ha scosso la comunità di Chieti. Il 5 luglio scorso, alla Villa Comunale, una quattordicenne è stata aggredita da un gruppo di coetanee. L'intero episodio è stato ripreso e condiviso sui social, suscitando indignazione e preoccupazione tra i cittadini.
Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Chieti e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, hanno portato all'identificazione di quattro ragazze coinvolte nell'aggressione. Le accuse mosse nei loro confronti includono lesioni aggravate, minacce e diffamazione. Tuttavia, la legge italiana stabilisce che i minori di 14 anni non siano imputabili penalmente. Di conseguenza, tre delle ragazze coinvolte, tra cui una di appena 11 anni al momento dei fatti, non saranno sottoposte a processo. Solo la più grande del gruppo, una quattordicenne, dovrà rispondere delle proprie azioni davanti al giudice.
Il video dell'aggressione, condiviso sui social, ha mostrato la vittima colpita con calci e pugni alla testa e al volto. Secondo le ricostruzioni, la ragazza sarebbe stata aggredita per aver difeso un'amica da commenti offensivi online. Le immagini hanno suscitato un'ondata di solidarietà nei confronti della vittima e hanno acceso un dibattito sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo tra i giovani.
Il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, ha espresso il proprio sconcerto per l'accaduto, sottolineando la necessità di interventi educativi per prevenire simili episodi. In risposta, il Comune ha avviato un tavolo di lavoro con le scuole e le associazioni locali per promuovere iniziative di sensibilizzazione e contrastare il disagio giovanile.