Il voto in Provincia,fra esclusi eccellenti e giovani debuttanti

31 Marzo 2010   10:55  

Il voto di domenica e lunedì ha chiuso un'epoca, non solo per l'improvvisa e schiacciante sconfitta di Stefania Pezzopane, ma perchè con lei si azzera quasi interamente una classe dirigente che, nel bene o nel male, ha amministrato in modo assolutamente continuativo e senza mai essere messa in discussione per oltre cinque anni.

Vanno a casa, nel senso che non ritrovano posto all'interno del consiglio provinciale ma soprattutto che non ottengono, almeno significativamente, un riconoscimento dall'elettorato.

Un caso emblematico è quello dell'ex assessore Pio Alleva, che incassa appena un centinaio di voti nel suo collegio, Barisciano-Capestrano. Nessuna debacle, anzi, ma comunque una esclusione anche per Ermanno Giorgi, combattivo assessore al Lavoro dall'ormai lontano 2004 fino a domenica scorsa che con i suoi 1077 voti non riesce ad ottenere un seggio. Esclusi anche il vice presidente Oreste Cambise, l'assessore Teresa Nannarone, il presidente del consiglio Angelo Raffaele e l'ex assessore Luca Angelini che dimessosi l'estate scorsa si è candidato con il centrodestra ma il salto della quaglia non gli ha portato bene.

È tutta la giunta ad essere bocciata dall'elettorato, almeno quella parte che ha accettato la sfida della candidatura.

Fra gli altri esclusi "eccellenti", l'assessore della giunta Cialente Ermanno Lisi, il segretario provinciale dell'Italia dei valori Fioravante Mancini e il consigliere provinciale uscente Gabriele Perilli, nonostante i buoni risultati ottenuti.

Non è riuscita ad esprimere alcun consigliere la città di Sulmona, mentre mezzo consiglio provinciale, o quasi, è targato Marsica.

Dalla terra del neo presidente arrivano dieci consiglieri, di cui sette di maggioranza, otto dal comprensorio aquilano e sei dalla Valle Peligna e Alto Sangro.

L'aria nuova che entra in consiglio è rappresentata da una piccola grande flotta di giovani, anagraficamente ma non sempre politicamente, o comunque di neofiti della politica.

Spicca fra tutti il nome di Antonella Di Nino, avvocato 33enne. Il voto provinciale è soprattutto un voto di lista, ma quando si arriva a incassare 3376 voti un valore aggiunto personale appare indiscutibile. Eletta a Pratola Peligna, è la pù votata della Provincia.

Grazie alla scelta di candidarsi in una lista civica – Io sto con Stefania – riesce a entrare in consiglio il capo di Gabinetto del sindaco Massimo Cialente, Pierpaolo Pietrucci; nel centro sinistra viene eletto anche il trentenne vice sindaco di Scanno Amedeo Fusco. Dall'altra parte debutta nelle istituzioni con una valanga di voti Guido Liris, dirigente delle organizzazioni giovanili di An, candidato a L'Aquila città per il Pdl, riesce a estromettere cavalli di razza del suo partito.

Fra i figli d'arte ci sono Fabio Bisegna, nipote di Ezio Stati, e, dopo tante peripezie - si ricorderà la vicenda delle candidature alle regionali - riesce a diventare consigliere provinciale ad Avezzano Armando Floris.

Ma la vittoria del centrodestra è diffusa, la coalizione di Del Corvo espugna anche roccaforti storiche della sinistra, come l'Alta valle dell'Aterno dove la nuova maggioranza elegge ben due consiglieri: Fulvimari del Pdl e Gattuso dell'Mpa.

Anche i sindaci si confermano l'ossatura indispensabile per chi voglia vincere. Entra in consiglio con il centrodestra Mauro Fattore, primo cittadino di Fagnano. Viene eletta anche Lucia Pandolfi, sindaco di Montereale, con l'Idv che conquista due seggi: prima non ne aveva nessuno.

(MS)


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